Moria di cefali nel Porto di Napoli. Verdi e associazione pendolari marittimi: “Le autorità non intervengono”

«Sono oramai 10 giorni – denuncia il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli – che il porto di Napoli è pieno di cefali morti in putrescenza che anche i gabbiani evitano di mangiare». «Ci è stato detto – denuncia Luigi Amore del coordinamento pendolari marittimi – nei giorni scorsi, dopo numerose segnalazioni, che probabilmente la causa di questa moria era dovuta a dei pescherecci che avevano buttato nel porto del pescato invenduto. Secondo noi le ragioni sono altre. Innanzitutto è strano che da 10 giorni si continuino a gettare solo cefali di pezzature superiori anche ai 3 chilogrammi. Secondo non capiamo come mai la Capitaneria e l’Autorità Portuale non riescano a fermare il fenomeno e sopratutto ad impedire nuovi sversamenti di ipotetici pescherecci. Noi abbiamo invece un sospetto: nelle ultime settimane abbiamo visto molte navi nel porto che secondo noi hanno pulito le loro cisterne, probabilmente piene di sostanze tossiche, nelle acque del porto causando la moria di cefali e altri pesci». «La cosa assurda – continua Borrelli – è che la puzza è insostenibile e si lamentano pure i croceristi che abbiamo visto anche vomitare per il disgusto. Chiediamo un intervento serio alle autorità preposte che hanno preso, secondo noi, sotto gamba la situazione».

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