Al termine di un complesso lavoro di messa in sicurezza, condotto dagli uffici tecnici dell’Amministrazione comunale, conclusosi proprio in concomitanza con l’apertura delle scuole, questa mattina, alla presenza del sindaco, on. Luigi Bobbio e dell’assessore al Centro Antico, arch. Francesco Di Somma, è stata riconsegnata alla città l’area di Largo Capo Rivo, che era stata sottoposta a sequestro giudiziario da parte della Procura di Torre Annunziata a seguito del crollo del 9 maggio scorso.
In particolare, gli interventi – che sono stati completati in appena quattro mesi – hanno riguardato la demolizione degli ultimi due piani del palazzo crollato, risultati fortemente danneggiati e non più recuperabili, e la realizzazione di opere strutturali per garantire la pubblica incolumità.
L’Amministrazione comunale ha adottato tale modello di intervento dopo un’attenta valutazione circa l’entità dei costi da affrontare, che sarebbero risultati molto più onerosi qualora si fosse deciso di realizzare opere provvisionali di sostegno, e ha disposto altresì l’avvio di altri interventi di messa in sicurezza su una decina di edifici già raggiunti da vecchie ordinanze di sgombero.
“Vogliamo puntare, in modo serio e concreto, alla rivitalizzazione e alla riqualificazione del nucleo originario di Castellammare di Stabia”, ha commentato Luigi Bobbio. “Un nucleo originario che è memoria storica e testimonianza delle radici della città e delle sue caratteristiche e peculiarità”. Per questo motivo, ha continuato il sindaco, l’Amministrazione comunale attiverà a breve “le procedure di rimozione definitiva del tratto di muratura in tufo che spezza in due Vico Santa Caterina”, avviando al contempo un programma ad ampio raggio che miri a ottenere dai condomini redazioni di consulenze tecniche sulle condizioni statiche degli edifici, e far partire così la delocalizzazione dei palazzi crollati a seguito del sisma del 1980 e la contestuale riqualificazione degli spazi aperti che si verranno a creare.
“Puntiamo a offrire un’immagine nuova e pulita del centro antico”, ha proseguito il primo cittadino, “incentivando non solo le operazioni di ripristino delle facciate di tutte le cortine edilizie, ma anche e soprattutto l’apertura di attività commerciali e artigianali da ospitare ai piani terra degli edifici, oggi utilizzati come depositi o occupati da immigrati clandestini”.
L’assessore Di Somma ha espresso “soddisfazione per il completamento dei lavori” e ha plaudito “all’impegno e alla cura prestata al caso dall’ufficio tecnico comunale, che si è attivato con serietà e celerità per portare a termine i lavori, nonché all’assistenza fornita dal comando di polizia municipale che nei prossimi giorni garantirà il presidio della zona, anche al fine di garantire la corretta viabilità in concomitanza con gli orari di ingresso e uscita dalle scuole”.