Luigi Bobbio non era ineleggibile. Il sindaco di Castellammare ha ricevuto la conferma ufficiale questa mattina, direttamente dal nuovo Prefetto di Napoli, Andrea De Martino. Per la Prefettura partenopea, Bobbio era perfettamente eleggibile, e lo ha comunicato inviando un fax a Palazzo Farnese, nel quale De Martino, sulla scorta di un avviso giunto dal Ministero dell’Interno riguardante proprio tale argomento, ha inviato il suo responso. A metà luglio era scoppiato il caso della presunta ineleggibilità a primo cittadino di Bobbio, naturalmente venuta fuori durante riunioni del centrosinistra. Sel, Pd ed Idv, infatti, avevano impugnato una norma che, in effetti, sottolineava tale eventualità. «Un magistrato non può candidarsi nel territorio in cui è titolare di un incarico – spiegò, durante una conferenza stampa, l’ex primo cittadino Salvatore Vozza – e lui è applicato alla Dda di Napoli, quindi la sua candidatura è incompatibile con l’incarico di sindaco che ricopre. E Bobbio non si è messo in aspettativa non retribuita prima di candidarsi a sindaco di Castellammare». In quella occasione, erano presenti anche il segretario cittadino del Pd Nicola Cuomo, i consiglieri Apuzzo, Pannullo e Ciliberto, insieme al senatore Nello Di Nardo (Idv) e al deputato Guglielmo Vaccaro (Pd). E la presunta ineleggibilità di Bobbio è stata anche oggetto di due diverse interrogazioni parlamentari, a Senato e Camera, redatte anche grazie all’impegno delle altre forze politiche stabiesi di centrosinistra, nelle quali si chiedevano spiegazioni al ministro dell’Interno Maroni. Ma la risposta di Bobbio arrivò immediatamente: «Il magistrato che si trova fuori ruolo, laddove si candidi alle elezioni amministrative, non deve collocarsi in aspettativa, né prima né dopo le elezioni». Concetti ribaditi anche oggi dal primo cittadino stabiese, forte della comunicazione prefettizia. «Non esistono i presupposti di ineleggibilità – ha comunicato il Prefetto De Martino – poiché Bobbio non esercita funzioni giudiziarie e comunque non le espleta nel territorio in cui si è candidato». Tutto questo ha una spiegazione: il Csm (Consiglio Superiore della Magistratura) ha collocato il magistrato Luigi Bobbio prima «in aspettativa per motivi elettorali e di espletamento del mandato parlamentare» e poi «fuori ruolo organico della magistratura», una volta divenuto Capo di Gabinetto del Ministro Meloni. Ciò emerge dagli elementi acquisiti dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Napoli. E il collocamento “fuori ruolo” fa venire meno l’esigenza di collocarsi anche in aspettativa, poiché sarebbe una sorta di “doppione”. Tradotto, Bobbio può tranquillamente fare il sindaco di Castellammare poiché allo stato attuale non è più un magistrato, visto che ha lasciato il suo posto candidandosi al Senato prima e divenendo Capo di Gabinetto della Meloni poi.
Dario Sautto