Disastro di Atrani, l’appello ai sindaci dell’associazione “Silenia Terranuova”

Gentili sindaci,

L’associazione “Silenia Terranuova” partecipa al dolore degli atranesi colpiti dalla natura violenta, ma vittima soprattutto delle (prevedibili) conseguenze di anni di cattiva gestione del territorio regionale e locale, amministrato da enti e persone interessate solo a soddisfare ambizioni personali ed incuranti del tragico destino lasciato in eredità agli inermi cittadini. I segnali di quanto poteva accadere, e poi è accaduto, c’erano tutti.

Frane, smottamenti, crolli hanno riempito le cronache nazionali e locali senza che si sia mai andati oltre la ipocrita solidarietà e i formali e rituali impegni di interessamento. Ogni volta, passato il pericolo, tutti sono ritornati agli affari propri giustificando l’indifferenza con la scusa che dovevano essere “altri” ad intervenire. Oggi, ancora una volta, temiamo di dovere assistere alla solita litania.

Alcuni sindaci, e noi li ringraziamo, si sono riuniti ed hanno deciso di chiedere lo stato di calamità naturale. Tale decisione, però, non ci basta, alla luce dell’esperienza ci fa pensare al solito scaricabarile. Ci si lava le mani scaricando su altri gli obblighi a restituire dignità a chi soffre: la coscienza e salva!

A noi questo non basta e non abbiamo difficoltà a dire che è troppo comodo mollare così la patata bollente. Atrani è nostra, appartiene alla nostra cultura e alla nostra tradizione, dobbiamo chiedere la solidarietà altrui, ma abbiamo l’obbligo di impegnarci per difendere la nostra terra concretamente e subito.

Per tale motivo, nella qualità di associazione per il recupero della dignità e l’autonomia del Territorio, Vi chiediamo di impegnare i Vostri consigli comunali a deliberare, con urgenza, la devoluzione di una parte aliquota delle entrate tributarie (la quantità la potrete concordare) ad un fondo per il “recupero del territorio e della dignità della costiera amalfitana”. Tale fondo dovrà essere impegnato per le opere di recupero del dissesto idrogeologico e dovrà aprire i cantieri che l’intervento regionale ed il contributo statale dovranno poi impegnarsi a concludere.

Per parte nostra, ci dichiariamo, fin da ora, a contribuire al “fondo per il recupero” con euro 500,00 che depositeremo sul c/c che ci verrà indicato.

Crediamo che la nostra proposta sia l’unico modo per dimostrare che amiamo la nostra terra e siamo tristi per quanto accaduto ai fratelli atranesi, tutte le altre manifestazioni sono chiacchiere da caffè.

Coordinamento associazione “Silenia Terranuova”

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