Sono stati giorni intensi quelli che hanno visto, la scorsa settimana, una delegazione di circa trenta persone aderenti al Movimento Difesa del Territorio Area Vesuviana incontrare, in un “tour” informativo e allo stesso tempo di protesta, prima il sindaco di Boscoreale, Langella, poi quello di Boscotrecase (anzi il vice poiché l’Agnese dopo le ferie, ha pensato bene di presentare il “certificato medico”!) e da ultimo il sindaco Auricchio di Terzigno. A tutti gli incontri, incentrati sul problema discarica, gli appartenenti al Movimento hanno ribadito la loro esasperazione nei confronti di una situazione che di giorno in giorno peggiora la qualità della vita degli abitanti dell’area limitrofa allo sversatoio di via Nespole della Monica. E come scalpo hanno chiesto, da subito, le dimissioni in blocco dei tre sindaci complici, a loro dire, della mancanza di controlli tesi a salvaguardare la salute pubblica.
Da questo “tour” è emerso in modo inequivocabile che da quando la discarica è stata aperta, il 13 giugno del 2009, i primi cittadini nulla o quasi hanno messo in campo per articolare una politica tendente alla salvaguardia del territorio e alla prevenzione dei rischi per ciò che concerne la tutela della salute dei propri concittadini. Eloquenti, da questo punto di vista, i volti imbalsamati dei sindaci all’incalzare delle rimostranze della popolazione. Ancora oggi cercano rifugio (o asilo!) architettando linguisticamente voli pindarici a cui nessuno crede più. “Datemi qualche giorno..; ho le mani legate..; le competenze e le responsabilità sono della provincia..; no, sono della regione..; a noi risulta che le responsabilità siano a ancora dell’Unità Stralcio della Protezione Civile…”. “Una serie interminabile di scuse, rimpalli di responsabilità, chiacchiere. Dalle parole dei sindaci non è emerso un fatto certo, una informazione univoca, un impegno politico concreto atto a superare la tragica realtà di un inquinamento diffuso e pericoloso per la vita biologica ai piedi della montagna”, sentenziano alcuni esponenti del Movimento.
E’ per questo che le iniziative, in questo mese, si intensificheranno: dopo aver disturbato la vetrina, a dire dei manifestanti “contestualmente inappropriata”, dei prodotti vesuviani “VESUVINUM” tenutasi ad Ottaviano sabato scorso, il Movimento ha dato appuntamento martedì 21 ore 20.30 a Piazza Pace per una pubblica assemblea, mentre la Rete dei comitati sta organizzando una manifestazione a Roma ed ha lanciato l’idea di chiamare un corteo per il prossimo 25 settembre, partenza da Trecase, per far si che non cali sulla “velenosa” vicenda un complice silenzio.
Intanto, tra il timore di un allargamento e una latitanza completa di tutte le istituzioni (partiti e sindacati compresi) dal problema, il buco in pieno Parco del Vesuvio continua ad ingoiare tonnellate e tonnellate di rifiuti di ogni tipo. Una enorme escrescenza purulenta, marcia, che di notte invade le strade e le case dei paesi limitrofi col suo odore vomitevole, occludendo pori e narici di tutti gli esseri viventi che ancora abitano questa terra.
Vincenzo Iandolo