Vertenza Terme di Stabia. Carrillo (PdL): “Il sindacato ‘avatar’ dei manager”

Quello che è accaduto tra ieri ed oggi ha dell’incredibile. Nella giornata di martedì u.s. il supermanager di Terme di Stabia, Mario Marasca, ha cercato senza successo di contattare il commissario dell’asl na3 Dott. Russo per avere notizie attinenti la questione economica delle competenze vantate dallo stabilimento del solaro a fronte del decreto firmato appena venerdì scorso dal presidente Caldoro. Non avendo ricevuto la soddisfazione di poter parlare con il commissario dell’asl, il superpagato mega-manager delle Terme ha convocato i sindacati e li ha spronati a recarsi presso la sede dell’azienda sanitaria muniti di tenda canadese, in quanto, sempre a suo dire, delle risorse derivanti dalla firma del decreto non esistevano alcuna traccia, quindi per questo motivo egli non poteva provvedere al pagamento degli emolumenti delle maestranze ormai a secco da tre mesi. Questa notizia veicolata, con molta enfasi e tanta maestria, dalla cgil aziendale contribuiva a rendere l’ambiente dei lavoratori esplosivo, in quanto stremati dalla mancata corresponsione di ben tre mensilità, ed immediatamente, sulla scia dell’azione degli avatar maraschiani, prendeva piede un coinvolgente nervosismo che sfociava nella dichiarazione di guerra da esperire nella mattinata odierna. Risultato dichiarazione di sciopero e relativo corteo diretto alla sede dell’asl na3 per manifestare la propria insofferenza. La cosa più grave è quella che nel frattempo dalla stanza del superpagato direttore veniva impartito l’ordine alla ditta di trasporti, che tra l’altro sembra sia creditrice di circa settatamila euro, di non far partire i pullman nella mattinata di mercoledì per trasportare alle terme di stabia circa settecento clienti con le pratiche per la effettuazione delle cure avviate appena ieri l’altro. Atteggiamento gravissimo da parte di un remuneratissimo manager che, invece di far politica, dovrebbe salvaguardare il bene supremo dell’azienda e delle maestranze, ossia il lavoro, quindi la clientela. Questa mattina, solo per dovere di cronaca, come tutti i mercoledì il direttore non era in sede. I lavoratori, le uniche vittime di questa vicenda, sono state ricevuti dalla cortese affabilità del commissario Russo il quale ha dovuto loro spiegare che per tradurre in risorse gli effetti della firma del decreto di Caldoro esiste un protocollo, e che si sarebbe attivato per aprire una corsia preferenziale per la risoluzione di tutta la vicenda. Tanto rumore per nulla, queste notizie le poteva dare anche il pagatissimo manager Marasca, percorsi che dovrebbe conoscere bene, anche perché quando si è posto il problema del termalismo e della fisiokinesiterapia, ossia dall’ottobre 2009, ha fatto in modo che la notizia non arrivasse ai lavoratori, anzi la notizia l’ha tenuta ben nascosta con la complicità dell’amministratore Iovieno, salvo poi a renderla pubblica solo a risultato elettorale avvenuto, quindi a metà aprile, e questo la dice sicuramente lunga. Abbia adesso un ultimo sussulto di orgoglio, quello stabiese, nella speranza che le notti romane non abbiano contribuito a farglielo dimenticare, si dimetta insieme a Salvatore Iovieno visto che la loro gestione è fallimentare non solo sotto il profilo professionale ma, a questo punto, anche sotto l’aspetto umano. Infine, al sindaco rivolgo l’invito a voler attivare tutte le procedure consentite dalla legge, e dal contratto, per il deferimento  agli organi competenti del manager Marasca considerata la lesione del vincolo fiduciario quale conseguenza del suo inaccettabile ed inammissibile comportamento.

Antonio Carrillo

Consigliere comunale Popolo della Libertà

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