Disastro ambientale di Atrani: il “Georadar” ha analizzato due sezioni di spiaggia, ma senza rivelare nessuna traccia di Francesca Mansi. Domani i tecnici della protezione civile potrebbero terminare i lavori con questo strumento. Se anche le analisi di domani non dovessero dare nessun risultato per il ritrovamento del corpo della Mansi saranno interrotte definitivamente le ricerche e dichiarato lo stato di “morte presunta”.
Oggi, intanto, è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale da parte del Consiglio dei Ministri. L’assessore regionale alla Protezione Civile Edoardo Cosenza anche oggi si è recato ad Atrani per seguire le fasi della ricerca della 25enne travolta dall’esondazione del fiume Dragone il 10 settembre scorso.
“Il Georadar – ha detto l’assessore Cosenza – è entrato regolarmente in funzione questa mattina, quando la spiaggia risultava completamente spianata, e sta proseguendo l’ispezione del suolo. Il passaggio del Georadar terminerà domani e si avrà una mappatura completa delle discontinuità del terreno. Le operazioni sono rese difficili dallo strato di detriti che ha sovrastato la spiaggia preesistente”.
Da una ricognizione dei sommozzatori, inoltre, è emerso che materiale di ogni sorta è stato trascinato fino a 500 metri dalla riva.
La scorsa notte, inoltre, si è tenuta in piazza ad Atrani una veglia che ha raccolto in preghiera tutti i cittadini in segno di solidarietà alla famiglia della giovane Mansi, per aiutarli a non perdere le speranze di ritrovarla.
GMF