Tensione allo sciopero dei lavoratori di Fincantieri e dell’indotto nei pressi di Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania.
Ad un certo punto gli animi si sono surriscaldati oltremodo, e i manifestanti sono stati caricati dalle forze di polizia. Sono volate botte e manganellate, e due lavoratori dell’indotto di Fincantieri sono stati portati in Questura per essere identificati. Diverse le persone contuse e con ferite alla testa. Pare, infatti, che i lavoratori abbiano cercato di bloccare la vicina via Caracciolo in segno di protesta, provocando la reazione delle forze dell’ordine presenti.
Circa 150 persone partite con tre autobus da Castellammare questa mattina stavano manifestando con striscioni, slogan e megafoni, chiedendo ai vertici regionali chiarimenti riguardanti la costruzione del bacino di carenaggio. Il bacino, infatti, pare rappresentare l’unica possibilità per lo stabilimento stabiese di acquisire nuove commesse private mettendosi al passo con le altre industrie nazionali ed internazionali.
“Fincantieri, operai e manifestanti caricati a freddo dai carabinieri stamattina. Ero con i lavoratori al presidio davanti alla Regione e ho assistito a tutto quanto avvenuto”. Lo dichiara Andrea Di Martino, esponente di Sinistra Ecologia e Libertà. “I lavoratori avevano organizzato un presidio davanti alla sede della Regione- racconta Andrea Di Martino- per esporre le preoccupazioni sul loro futuro al presidente Caldoro e chiedere un intervento della Regione. Ma non sono stati ricevuti. Si è allora deciso di recarsi in Prefettura. Mentre i lavoratori stavano camminando tranquillamente sul marciapiede c’è stato un intervento pesante dei carabinieri che li hanno caricato. Due operai sono rimasti feriti, tant’è che sono stati portati all’ospedale Loreto Mare”. “E’ stata davvero una brutta pagina- dichiara Andrea Di Martino- nella delicata vertenza Fincantieri che, ad oggi, appare tutt’altro che ad una svolta, nonostante le rassicurazioni che il sindaco Bobbio ha voluto lanciare dopo l’incontro con l’amministratore delegato Bono. La migliore prospettiva per i lavoratori stabiesi, per l’immediato futuro, sono le trasferte in altri cantieri e questo la dice lunga sulla criticità della situazione. Mentre rispetto agli impegni del Governo per risollevare le commesse del cantiere stabiese siamo ancora alla fase degli annunci. I fondi del Ministero delle Finanze sui due pattugliatori per Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto non sono stati ancora sbloccati, eppure c’era chi aveva assicurato già nella scorsa primavera che quei 113 milioni di euro erano già pronti”.
“E’ grave che la Giunta Caldoro non abbia ricevuto questa mattina la delegazione degli operai Fincantieri, considerando la delicata questione dell’azienda di Castellammare. Il disinteresse mostrato dai vertici di palazzo Santa Lucia ha aumentato in modo esponenziale la tensione presente tra i manifestanti stabiesi, gia’ esasperati dall’immobilismo che la Regione continua a mostrare verso il tanto atteso bacino di carenaggio”. Lo ha affermato, in una nota, il senatore campano dell’Idv Nello di Nardo .
”Caldoro deve aprire immediatamente un dialogo con gli operai dell’azienda di Castellammare”, e’ poi l’appello lanciato dal consigliere regionale Idv Nicola Marrazzo che ha aggiunto: ”Restano poi da chiarire le ragioni che hanno spinto la Polizia ad un grave atto come quello di caricare i manifestanti”.
“Le pesantissime cariche della polizia nei confronti dei lavoratori della Fincantieri di Castellammare di Stabia, che chiedevano semplicemente un incontro alla presidenza della Regione Campania, chiamano in campo le responsabilità della Regione stessa, ma anche quelle del Governo”. Lo dichiara il presidente del comitato centrale della Fiom, Giorgio Cremaschi. “Il Governo – prosegue – è totalmente inadempiente nei confronti della crisi della cantieristica navale. L’allora ministro dello Sviluppo economico, Scajola, aveva assunto degli impegni per nuovi investimenti e per creare lavoro, impegni che sono rimasti totalmente lettera morta. Dopo il lungo vuoto ministeriale, Fim, Fiom, Uilm hanno chiesto una convocazione a Palazzo Chigi, cui sinora non è stato dato alcun riscontro. Ora, dopo questa vergognosa assenza del Governo, la Regione Campania rifiuta di ricevere i lavoratori e la polizia li carica brutalmente, colpendo anche il segretario della Fiom di Napoli”.
“Pare proprio di essere in uno stato di polizia. C’è stato un uso gratuito della violenza da parte delle forze dell’ordine. – ha dichiarato il responsabile del Comitato Operai Stabiesi Armando Uvale, che questa mattina ha preso parte alla manifestazione – Alla Regione non ci hanno ricevuto perché non sanno che pesci prendere. La situazione è a un punto morto. Lunedì prossimo si terrà un consiglio di fabbrica e stabiliremo il da farsi”.
FF
(Foto del Comitato Operai Stabiesi)