Castellammare, verde pubblico: rifiorisce Palazzo Farnese

Nei giorni scorsi, Il Gazzettino Vesuviano, prima nel sito web (www.ilgazzettinovesuviano.com) e poi nelle pagine del settimanale cartaceo, ha lanciato l’allarme: il verde pubblico di Castellammare di Stabia stava lentamente seccando per mancanza di manutenzione quotidiana, molte piante erano morte perché nella lunga e arida estate non innaffiate. Il simbolo del degrado coincideva, paradossalmente, col simbolo del potere: infatti, le piante che adornavano lo spazio antistante Palazzo Farnese (sede del governo della città) erano penosamente seccate. A distanza di pochi giorni dalla nostra denuncia, che ha raccolto il consenso di numerosi stabiesi, l’amministrazione cittadina reagisce allo stato di abbandono e riparte proprio col ripristino delle fioriere antistanti Palazzo Farnese.

Il cambiamento è così evidente che tutta la piazza sembra sorridere e se non fosse per le numerose auto in sosta sembrerebbe quasi che per incanto Castellammare si sia finalmente tramutata nella città turistica che merita di essere. Operai muniti di badili, carriole e rastrelli, intenti a piantare fiori, innaffiare, pulire e curare le fioriere e le aiuole che per mesi erano state abbandonate. Ad eseguire materialmente i lavori sono gli  ex operai AVIS che da tempo lottano per conservare lavoro e dignità. Sono stanchi, il sudore e la terra imbratta le divise arancioni che con orgoglio portano, il solo fatto di poter lavorare e sentirsi utili alla comunità li rende felici. Gli chiediamo se la cura del verde pubblico potrebbe essere un’opportunità lavorativa, la risposta è affermativa: «La città ha bisogno di manutenzione ordinaria in tutti i settori. È necessario, ad esempio, che il Comune assuma in organico lavoratori capaci di curare il verde pubblico tutti i giorni e non solo sporadicamente come accade oggi con l’affidamento del servizio a ditte esterne. Gli ex operai AVIS e dell’indotto potrebbero fornire la forza lavoro capace di assicurare alla città quella vivibilità che manca da tanto, troppo tempo. Già oggi ci occupiamo  della manutenzione della città, alcuni di noi stanno ripulendo le strade di Quisisana, noi curiamo il verde pubblico, altri si occupano della manutenzione degli edifici scolastici. Ci aspettiamo però che il nostro lavoro sia retribuito giustamente e che ci venga data una dignità lavorativa stabile, non meritiamo il precariato che non ci garantisce un futuro sereno». D’accordo con gli operai è il sig. Vito Elefante, l’ultimo giardiniere in organico al comune di Castellammare, che questa mattina è stato chiamato a fare da guida ai lavoratori che risistemano le fioriere: «I ragazzi sono in gamba ed hanno voglia di lavorare ed imparare il mestiere, io potrei insegnargli come si fa. Sono 36 anni che faccio il giardiniere e tra un po’ andrò in pensione e prima di andar via vorrei che le piante della città tornassero ad essere curate come un tempo. Purtroppo da quando le ditte esterne sono diventate “padroni” del settore il Comune non ha più un gruppo di lavoratori capaci di curare le piante, io stesso sono impiegato spesso in altri settori e torno a fare il mio mestiere di giardiniere solo in casi eccezionali».

Una certa soddisfazione anche nei cittadini, molti apprezzano l’intervento anche se con riserva, tanti dubbi accompagnano gli stabiesi. Proviamo a chiedere il parere dei cittadini, il sig. Antonio, pensionato, ci confida che vorrebbero sapere se ad essere sistemate «saranno anche le altre fioriere ed aiuole della città o l’intervento è limitato a Palazzo Farnese?». Davide, studente, vorrebbe chiedere se le piante messe a dimora oggi «verranno curate o faranno la fine di quelle morte per mancanza d’acqua nei mesi scorsi?» qualcuno prova a fare i conti, come il sig. Catello, commerciante, che dice «sarebbe interessante sapere se il costo delle piante ricomprate non supera il costo della manutenzione che non è stata fatta?».

Proviamo a farci portavoce degli operai e dei cittadini, cerchiamo di parlare col Sindaco Luigi Bobbio che purtroppo non è in sede, l’addetto stampa ci assicura però che nei prossimi giorni il sindaco rilascerà al Gazzettino Vesuviano un’intervista e risponderà a tutte le domande, così da chiarire i dubbi e le incertezze dei cittadini e dei lavoratori. Nell’attesa di poter leggere le dichiarazioni del sindaco ci allontaniamo dal rifiorito Palazzo Farnese, con la speranza che il verde pubblico sia curato anche nel resto della città. Gli avvenimenti dei prossimi giorni ci diranno la verità.

Ferdinando Fontanella

https://www.ilgazzettinovesuviano.com/2010/09/08/castellammare-verde-pubblico-morire-di-sete-nella-citta-delle-acque/

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