Torna “Marra: Terra e Tammorre” torna la voglia, la passione, l’energia e l’appartenenza di un popolo alle sue origini e al suo mondo. Partita in sordina due anni fa la manifestazione che si tiene a Marra, piccola frazione di Scafati, diviene un appuntamento a cui non si deve e non si può rinunciare. Nel cuore dell’agronocerino, in quel cuore palpitante che continua ad essere motivo per nuovi stimoli musicali e che è stato culla della tammorriata e dove, quindi, si crea l’incrocio e l’innesto tra passato e futuro creando un presente di grande suggestione musicale. Arriva la due giorni di musica che, posticipata rispetto al mese di giugno delle prime due edizioni, sarà sicuramente uno degli appuntamenti più importante dell’autunno scafatese. Due giorni intensi, due giorni di musica che significa anche canto e danza. Sarà la brava Marilù Poledro affiancata da Iosè Rescigno a tenere i corsi di ballo previsti nella due giorni marrese; full immersion tra le diverse tipologie di danza che questo grande tesoro che è la tammurriata offre. La Poledro e Rescigno si presentano tra i migliori insegnanti in circolazione con la loro passione e la loro capacità di interagire con un pubblico che diventa protagonista durante gli stage e che lo è ancora di più nel momento di mettere in pratica gli insegnamenti. Nella terra della tammorriata non poteva mancare anche uno stage di suono su tamburo con Domenico Falciano, suonatore d’eccezione che è tra i volti più noti nei ritrovi della musica e della cultura della tammorriata. Due giorni di musica della terra a costi assolutamente competitivi perché lo spirito è quello della socializzazione e della convivialità. Per quanto riguarda gli appuntamenti musicali da palco quest’anno sono previsti due grandi, due momenti e due tradizioni diverse tra loro ma che sono ognuna la testimonianza più accreditata della propria terra di origine: Sabato 2 ottobre salirà sul palco Simone Carotenuto con i suoi Tammorrari del Vesuvio, personaggio simbolo oramai della commistione possibile tra passato e presente, tra tradizione e innovazione Carotenuto con il suo ultimo lavoro “Gentes” trait d’union tra la tradizione e la contaminazione esasperata ha riscosso un notevole successo di pubblico incontrando anche i favori della critica. Previsto per domenica 3 invece uno dei gruppi più amati della tradizione salentina, sul palco di “Marra: Terra e Tammorre” per la prima volta approda la pizzica con gli Ariacorte e la loro energia tarantata. Un’edizione piena di novità questa, dinamica sotto molti punti di vista, saranno coinvolti in maniera attiva anche i cortili storici, dove itinerante si esibirà la “Paranza dei giovani di Marra” una paranza creata ad oc per permettere ai giovani marresi, amanti, amatori ed esecutori della loro tradizione musicale di onorare i luoghi culto che l’hanno vista nascere. A fine serata esibizioni spontanee che allungheranno la notte marrese fatta di suoni e vino e sorrisi, oltre che di votate e di sguardi complici al suono del tamburo! Infine non potevano mancare in un territorio tanto ricco non solo di cultura musicale le delizie della terra: in questo anno di crescita “Marra: Terra e Tammorre” presenterà ai suoi visitatori una degustazione che onori molti degli innumerevoli prodotti che un territorio benedetto dagli dei offre alla sua gente. Pasquale Matrone tra i promotori della manifestazione afferma: «Prodotti che stuzzicheranno il palato e stringeranno ancora di più i legami tra Marra la terra le tammorre e quanti si sentiranno, paesani e non, legati a questo mondo magico!».