Pompei, giornale comunale: un bando inutile

L’amministrazione comunale si appresta a varare una propria testata giornalistica per informare i cittadini delle attività istituzionali di volta in volta messe in essere dal sindaco, dai vari assessori e dai consiglieri comunali. Una scelta che certamente non possiamo che condividere. Così come si può condividere la scelta di pubblicare un bando per l’individuazione del direttore responsabile della testata giornalistica comunale. Tra l’altro, fra i requisiti necessari per la partecipazione al bando, c’era l’iscrizione all’albo dei giornalisti da almeno quindici anni: una scelta che, seppure avrebbe escluso dalla partecipazione un gran numero di candidati, probabilmente nelle intenzioni dell’amministrazione comunale doveva servire a scegliere, per il ruolo di direttore, una persona di comprovata esperienza. Tutte decisioni accettabili. Ma quello che proprio non riusciamo a capire è questo: che senso ha pubblicare un bando per la selezione pubblica del direttore responsabile del giornale comunale, quando in realtà si tratta di una scelta di natura strettamente politica, probabilmente già decisa, in pectore, prima di pubblicare il bando? Sarebbe stato meglio che D’Alessio avesse fatto le sue scelte (Carlo Manfredi, candidato in Popolari per Pompei nel cartello elettorale del primo cittadino e segretario del partito che sostiene il sindaco) senza dare spiegazioni a nessuno, appellandosi soltanto alla discrezionalità politica propria di un sindaco, anziché dar luogo ad una selezione che tutti i criteri sembra aver seguito tranne quello della comprovata esperienza nel campo giornalistico.
La sfida l’aveva raccolta anche il nostro giornale. Un po’ per provocazione e un po’ per confermare il teorema che abbiamo appena presentato.
Infondo già nel bando era ben chiaro che la scelta finale sarebbe stata, in modo insindacabile, quella del primo cittadino, e così è stato. E allora non può che ritornare inevaso l’interrogativo: perché una tanto comica pantomima?
Resta l’interrogativo, ma abbiamo appena il tempo di un  sorriso e siamo già nuovamente al lavoro con la “comprovata esperienza nel campo giornalistico” che ogni settimana  dà vita ad un nuovo numero del nostro settimanale.
Gennaro Cirillo
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