Rifiuti, seconda discarica nel Parco del Vesuvio: Capasso (Pd) interroga Cesaro

Incombe di nuovo il pericolo dell’apertura della seconda discarica nell’area protetta del Parco Nazionale del Vesuvio. Dopo il vertice con Bertolaso, che ha inviato a Berlusconi un duro documento contro Regione, Provincia e Comuni, e lo scarica barile della Regione Campania con l’assessore all’Ambiente Romano che ha dichiarato che «l’eventuale apertura della seconda discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio (Cava Vitiello) è di esclusiva competenza della Provincia», il capogruppo provinciale del Partito Democratico, Giuseppe Capasso, ha presentato un’interrogazione al Presidente Cesaro. «Dal momento che lo scorso 24 maggio il Consiglio Provinciale ha deliberato la volontà di escludere Cava Vitiello dai siti destinati all’ubicazione di impianti di discarica – afferma Capasso – chiedo a Cesaro se intende rispettare l’impegno assunto dal Consiglio o se intende ancora subire le decisioni del Governo che finora sui rifiuti ha fatto solo un’operazione di facciata. L’emergenza rimane dietro l’angolo con il bluff dell’inceneritore di Acerra e le discariche che si esauriscono troppo presto in assenza di un corretto ciclo integrato dei rifiuti. Sulla cava Vitiello venderemo cara la pelle – conclude Capasso – se non verranno ascoltate le ragioni del Parco e dei Comuni che, con grande senso di responsabilità, già da un anno hanno offerto la disponibilità ad ospitare nel perimetro del Parco più impianti di compostaggio per continuare a concorrere, ma in modo virtuoso, alla promozione della raccolta differenziata e dell’intero ciclo dei rifiuti».

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