Bollette Gori: si muovono i Comuni. Dimensione Civica: “Era ora”

«Finalmente anche i Comuni cominciano a muoversi sugli assurdi pagamenti pretesi dalla Gori». Andrea Morgone, coordinatore nazionale di Dimensione Civica, commenta così i manifesti che in quasi tutti i Comuni dell’Ato3 stanno comparendo in questi in giorni, in merito alla questione Gori. A fine luglio, infatti, l’associazione di tutela del cittadino, che ha sede a Gragnano, ha posto la questione degli addebiti ingiustificati sulle bollette dell’acqua di tutte le utenze Gori. In particolare, la voce “Adan” che, come previsto dal regalmente vigente all’art. 7 comma 2 lett. C, non va assolutamente pagato, mentre l’anticipo sui consumi è applicabile solo alle nuove utenze. «Una nostra piccola vittoria – spiega Morgone – anche se le amministrazioni comunali sono state troppo lente ad intervenire. Noi ci siamo mossi in grande anticipo ponendo il problema a tutti gli organi preposti e alla Gori stessa, prima che poi finalmente l’ente d’ambito si accorgesse del furto che stava avvenendo. Nelle prossime occasioni, qualora ci siano, sarebbe opportuno un intervento più celere da parte dei Comuni». Infatti, ad esempio proprio a Gragnano, il sindaco Annarita Patriarca ha firmato un manifesto pubblico, sottolineando che «continua l’impegno per avviare una discussione seria nell’ambito dell’assemblea dell’ente d’ambito, finalizzata alla programmazione dei piani tariffari e alla definizione degli interventi che la Gori avrebbe dovuto garantire e che, invece, non ha mai realizzato». «Tutto questo – conclude Morgone – nonostante la maggior parte dei sindaci della zona dei Lattari abbia snobbato l’assemblea stessa, non tutelando di fatto i propri cittadini».

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano