Si è appena concluso, all’ingresso della discarica ex SARI, nel Parco Nazionale del Vesuvio, il summit dei sindaci di Boscoreale, Gennaro Langella, Boscotrecase, Agnese Borrelli, Terzigno, Domenico Auricchio e Trecase, Gennaro Cirillo, presenti anche il consigliere regionale Mario Casillo e numerosi amministratori dei quattro comuni vesuviani, che, nel ribadire la compattezza istituzionale a difesa del territorio, hanno stabilito di aprire domattina un tavolo politico permanente che coordini le azioni da intraprendere per impedire l’apertura della seconda discarica in ex cava Vitiello.
L’incontro è programmato per la tarda mattinata di domani presso la sala giunta del comune di Boscoreale.
Nelle prossime ore dovrebbero essere allestite delle tende nei territori di Boscoreale e Terzigno, per ospitare un presidio fisso di pacifici manifestanti.
Intanto all’ingresso della discarica ex SARI, dove c’è un aria irrespirabile generata anche dalle gomme incendiate e dai rifiuti bruciati negli autocompattatori, permane un presidio di cittadini e di amministratori comunali, mentre la strada che conduce alla discarica è del tutto impercorribile causa le decine di camion incendiati e danneggiati che occupano la sede stradale.
Nel frattempo, nella mattinata odierna, il sindaco Langella, reduce da una notte trascorsa in ospedale a seguito di malore accusato nel corso della manifestazione di ieri sera, nel mentre si recava al palazzo municipale, disattendendo all’ordine dei medici che gli hanno prescritto riposo assoluto per alcuni giorni, ha intercettato, lungo via Panoramica, decine di autocompattatori incolonnati stracolmi di rifiuti che attendevano di accedere alla discarica, e con l’ausilio degli agenti della Polizia Locale gli ha intimato di andare via dalle strade di Boscoreale in quanto in quell’ora stavano contravvenendo all’ordinanza sindacale, emanata lo scorso 16 luglio, che vieta il transito sulle strade cittadine dalle ore 9.00 alle ore 23.30.