Il Gazzettino vesuviano | IGV

Boscoreale, incendio camion in discarica rifiuti: condanna di Langella, Oreste e dei Verdi

Appresa la notizia dell’incendio di sette autocompattatori e di altri sei danneggiati, avvenuta la scorsa notte nel corso della manifestazione di protesta contro le discariche nel Parco Nazionale del Vesuvio, il sindaco Gennaro Langella, che nel corso della manifestazione,  prima della mezzanotte, ha accusato un malore, tanto che è stato soccorso dal 118 e ricoverato fino alle prime luci dell’alba presso l’Ospedale di Boscotrecase, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Sono profondamente rammaricato e contrariato per quanto accaduto la scorsa notte per opera di vandali, autentici delinquenti, che nulla hanno a che fare con la pacifica protesta che ieri sera hanno inscenato oltre duemila cittadini. Lo scempio ambientale che il nostro territorio sta subendo non si combatte con la violenza. I violenti, i delinquenti, vanno isolati senza alcuna esitazione e auspico che le forze dell’ordine e la magistratura, nelle quali ripongo la massima fiducia, abbiano a identificarli. Quella di ieri sera, fino a quando non sono stato colto da un malore che mi ha costretto ad abbandonare la manifestazione, era stata una protesta pacifica, senza particolari tensioni. Migliaia di persone di ogni età, tra cui tantissimi bambini e anziani, hanno voluto manifestare civilmente e democraticamente il loro sdegno per  gli inenarrabili disagi di ogni natura provocati dalla discarica ex SARI e che potrebbero moltiplicarsi là dove, come si paventa, potrebbe essere aperta anche la seconda discarica in cava Vitiello. Colgo l’occasione anche per porgere i miei ringraziamenti alle centinaia di cittadini che, dopo il malore accusato, mi hanno manifestato il loro affetto ”. Intanto il Sindaco benché  gli sia stato prescritto dai medici assoluto riposo per alcuni giorni al fine di ristabilirsi dal malore accusato, è fermamente intenzionato ad iniziare l’annunciato  sciopero della fame che avvierà nella mattinata di sabato prossimo. “Sono consapevole di avere, al momento, uno stato precario di salute, generato anche dallo stress accumulato nelle ultime settimane, ma – ha affermato il Sindaco- andrò avanti con l’annunciato sciopero della fame. Niente e nessuno mi fermeranno. La mia, lo ribadisco, è una forma estrema di lotta per difendere il territorio e i miei concittadini, sperando che le istituzioni, che ormai ci hanno abbandonato, abbiano ad ascoltarci e a impedire che si consumi questo ennesimo scempio nel Parco Nazionale del Vesuvio”.

“Ieri notte – afferma invece il consigliere Francesco Paolo Oreste – un manipolo di camorristi ha appiccato il fuoco e distrutto alcuni autocompattatori per fini e ragioni che sicuramente non appartengono alle mie ragioni e alla cultura democratica e legalitaria di tutti coloro che da anni ormai lottano contro l’abominio delle discariche del parco. Questi malviventi hanno messo in pericolo l’incolumità delle centinaia di persone presenti esponendo a facili e sicure critiche le sacrosante ragioni della contestazione. Io credo ancora nella Democrazia e nella forza della Legge, quella con la L maiuscola, dal popolo per il popolo, non voglio che sia il sistema Camorra a trattare, protestare o fare qualsiasi altra cosa che dovrebbe fare la cittadinanza o le istituzioni democratiche preposte. Chi non e’ in grado di ricoprire con efficacia il proprio ruolo si faccia da parte e che ad aprirgli gli occhi siano i “rappresentati”, perché il fallimento dei rappresentanti, l’apatia, l’abulia, l’assenza (laddove non si voglia parlare di connivenza, collisione e complicità) genera quel vuoto di sistema in cui da sempre cresce e prosperano l’antistato, il malaffare, le Mafie. Il mio no al sistema discariche – prosegue Oreste – non può prescindere dal mio no alla Camorra, il mio no alla distruzione di quel che resta del Parco Nazionale del Vesuvio non prescindere dal mio no all’annichilimento e lo svilimento delle aspirazioni legalitarie e democratiche delle nostre città. Salvarmi da discariche e cricche per consegnarmi nelle mani del boss e dei guappi di turno? Lasciare che laddove lo Stato debba garantire un mio diritto sia la camorra a farmi un “piacere”? Lotto contro questa realtà da molto prima che si parlasse di Sari e Cava Vitiello, non è ciò che voglio che sia il mio paese, non è ciò che voglio lasciare a mia figlia. È scontato – conclude il consigliere – ma mi ripeto: No alle Discariche, no alla Camorra, no alle Amministrazioni corrotte, colluse ed anche a quelle incapaci”.

“Stanotte staremo a Terzigno, come ieri eravamo a Boscoreale, per manifestare assieme ai cittadini e ai comitati civici – dichiarano il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e Tonino Bifulco, segretario del Sole che Ride proprio a Terzigno – contro la nuova discarica del Parco del Vesuvio. Una scelta assurda che sta devastando un intero comprensorio. Ma niente – continuano Borrelli e Bifulco – autorizza a devastare o incendiare i camion dei rifiuti. La protesta dovrà essere pacifica e bisogna isolare subito i violenti che altrimenti renderanno impopolare una battaglia già difficile da portare avanti rendendola autolesionistica. Infine ci domandiamo perché il governo non ha ancora stanziato i fondi compensativi proprio al comune di Terzigno, dove l’amministrazione non protesta, ma anche per gli altri comuni che ospitano le discariche in provincia di Napoli. Chiediamo al Sottosegretario Bertolaso un impegno rapido e concreto in questa direzione”.

Exit mobile version