Hanno rifiutato il posto di lavoro. Per dire no al nuovo appalto e, soprattutto, alla prospettiva di ricevere uno “stipendio da fame”. È così che due autisti pimontesi degli scuolabus hanno deciso di far sentire il proprio dissenso, scegliendo di rifiutare il rinnovo del contratto proposto dalla ditta School Bus di Afragola che proponeva uno stipendio di circa 650 euro al mese. “Lavoriamo da 12 anni sui pulmini – afferma Gennaro Somma, 41 anni, uno dei protagonisti della singolare vicenda e portavoce della protesta –, ma con il nuovo stipendio non avremmo portato più avanti le nostre famiglie. In parole povere, ci hanno messo nelle condizioni di rifiutare il lavoro senza preoccuparsi minimamente di mandare per strada alcune famiglie pimontesi”. Tutto sarebbe partito dalla nuova gara d’appalto, valida fino al 2012, vinta con 110mila euro dalla School Bus in luogo dei 157mila del vecchio appalto. A questa somma, vanno scorporati 20mila euro annui per l’acquisto degli scuolabus venduti dal Comune. “Abbiamo avuto recentemente un incontro con i dirigenti dell’azienda e con gli amministratori comunali – continua Somma -, ma ci sono stati prospettati dei vistosi tagli economici e diverse mortificazioni come l’addebito per eventuali danni arrecati agli scuolabus oppure, cosa ancora più grave, il mancato pagamento nei festivi e nei giorni di stop imposti dal calendario scolastico, festività di Natale e Pasqua compresi. Ciò significa che avremmo ricevuto uno stipendio di circa 25 euro al giorno per un totale mensile di 650 euro: come si può portare avanti una famiglia con questa cifra?” Nel frattempo la ditta ha provveduto a sostituire i due “ribelli” con autisti residenti a Gragnano e Casola. Alla protesta non ha partecipato un terzo lavoratore di Pimonte, scelta motivata con “esigenze economiche”. La questione del trasporto scolastico ha investito anche i palazzi della politica pimontese. “Siamo ovviamente rammaricati per l’esito della vicenda, ma l’amministrazione non può intervenire sui rapporti privati tra ditta e lavoratori – afferma il sindaco Giuseppe Dattilo -. Per quanto ci riguarda, abbiamo fatto sì che i vecchi autisti pimontesi avessero l’opportunità di interloquire con la ditta che ha vinto l’appalto attraverso vari incontri svoltisi a Pimonte e in altri comuni del comprensorio. Se tra le parti non è stato trovato l’accordo, non possiamo farci nulla. Non compete certo al Comune – continua Dattilo – interessarsi delle tematiche economico – amministrative. Ciò che interessa è che il servizio è stato garantito sin dal primo giorno di scuola; ad ogni modo è ovvio che vigileremo affinchè vengano rispettate tutte le vigenti normative contrattuali”.
Francesco Fusco