Pimonte: sindaco e assessori verso il rinvio a giudizio

Il Comune aveva fittato in comodato d’uso un terreno ad un privato che ne aveva alterato lo stato dei luoghi, ma adesso arrivano i primi provvedimenti per cinque amministratori pimontesi. Ieri mattina, il sindaco Giuseppe Dattilo, il vicesindaco Raffaele Gargiulo e gli assessori Aldo Chierchia, Carmine Palomba e Giuseppe Valentino sono stati raggiunti da un avviso di conclusione di indagini, che significa il preludio al rinvio a giudizio. Il tutto riguarda una questione venuta a galla la scorsa estate. A marzo, infatti, l’amministrazione di Pimonte approvò la concessione in comodato d’uso di un terreno comunale che si trova in località Mannarosa. La delibera di Giunta prevedeva il fitto del terreno per il solo uso deposito per un anno. Infatti, l’appezzamento di terra di proprietà del Comune di Pimonte doveva essere adibito a deposito di legname e, stando alla stessa delibera, non doveva essere apportata alcuna modifica ai luoghi. Ciò, però, non è avvenuto e, durante alcuni controlli antiabusivismo edilizio, era stato scoperto uno sbancamento, lavori non autorizzati e non necessari ma, soprattutto, non permessi poiché alteravano lo stato dell’area demaniale in località Mannarosa, che fu sequestrata dai carabinieri. Il comodato d’uso, dunque, era andato oltre i limiti, dunque erano scattate le denunce e le successive indagini che hanno riguardato anche l’amministrazione comunale pimontese. Nel mirino degli inquirenti è finito anche il sindaco Dattilo con alcuni dei suoi più stretti collaboratori. La notifica degli avvisi di conclusione indagini ha scatenato immediatamente la polemica politica. Il primo cittadino, Giuseppe Dattilo, è tranquillo e ha subito cercato di buttare acqua sul fuoco: «Noi abbiamo fiducia nella giustizia – afferma – e restiamo sereni. Soprattutto perché quel terreno giaceva inutilizzato e, una volta giunta la richiesta di un cittadino, il Comune di Pimonte lo ha semplicemente concesso in comodato d’uso. Ci dispiace questa vicenda, ma era specificato nel contratto di locazione che in quell’area non venisse edificato nulla e non venissero effettuati lavori di nessun genere». I carabinieri, però, hanno verificato il contrario, sequestrando il terreno demaniale e facendo scattare le indagini successive. Dall’opposizione pimontese, poi, arriva immediatamente un attacco al primo cittadino ed ai suoi collaboratori coinvolti nella vicenda: «Bisogna fare subito chiarezza su di un episodio molto grave – affermano i componenti della minoranza in un comunicato ufficiale – soprattutto perché ci sono autorevoli esponenti della maggioranza coinvolti, in primis il sindaco Dattilo, ai quali chiediamo immediate spiegazioni a tutta la città». Lo stesso sindaco di Pimonte in passato era stato condannato alla demolizione di un edificio abusivo costruito sul suolo pimontese, manufatto del quale fu considerato committente dei lavori di costruzione.

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