“Sulla vicenda dei rifiuti la Giunta regionale lancia un appello al senso di responsabilità. La Regione Campania, che pure potrebbe tirarsi fuori dalla questione perché non ha, in materia, competenze dirette, è pronta a svolgere la sua attività di programmazione ed accompagnamento alle Province e agli Enti che hanno competenze nella gestione integrata del ciclo dei rifiuti”.
Cosi una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale della Campania.
“Finora la Regione – precisa la nota della giunta Caldoro – ha svolto pienamente la sua funzione. in pochi mesi è stato approvato il Piano Regionale per i rifiuti speciali, sono in pubblicazione le ‘Linee programmatiche’ per la redazione del Piano Regionale dei rifiuti solidi urbani la cui approvazione è programmata per la fine del mese di ottobre, è stata completata la procedura amministrativa per la in cessione al Comune di Napoli dei suoli dell’impianto di depurazione di Napoli Est necessari alla realizzazione del termovalorizzatore ed è stata svolta tutta l’attività propedeutica indispensabile per l’avvio delle procedura di gara finalizzata alla realizzazione del termovalorizzatore Salerno”.
“Una attività svolta con celerità, nel rispetto delle competenze assegnate dalla legge e coerente con il programma di gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti. In questi giorni – precisa il documento – stiamo assistendo ad eventi che rischiano di compromettere, nostro malgrado, questo sforzo perchè causati da fattori condizionanti estranei all’attuale quadro normativo. La situazione di Napoli è influenzata da atti delinquenziali, che mirano a ricreare una situazione di disagio rallentando le operazioni di raccolta dei rifiuti sul territorio, per le quali si confida nelle operazioni delle forze di polizia e nella magistratura che come sempre sono impegnate in difesa della legalità. Ci si riferisce, in particolare, agli episodi di danneggiamento degli automezzi delle società incariche del servizio di raccolta. Disagi che vanno aggiungersi alle difficoltà causate dalla crisi finanziaria di Asìa, la società del Comune di Napoli”.
“Le contestazioni che stanno bloccando il conferimento dei rifiuti nella discarica di Terzigno sono originate – si precisa dalla Regione- da fattori estranei al sistema regionale. E’ appena il caso di ricordare che la previsione di realizzare la discarica in località Cava Vitiello di Terzigno è contenuta in una legge dello Stato, la n. 123/2008, di conversione del D.L. 90/2008. Una legge che, in quanto tale, va rispettata a meno di una sua abrogazione. L’attuale legge 26/2010 di regolazione del ciclo integrato dei rifiuti ha stabilito che le competenze di gestione dell’intero ciclo sono attribuite alle Province ed in particolare quelle relative alla realizzazione e gestione degli impinanti di smaltimento”.
“ In questo caso va rilevata l’inadempienza del Governo che, nonostante nel 2008 abbia sottoscritto con i Comuni campani che ospitano impianti di trattamento dei rifiuti un Accordo di Programma per le compensazioni ambientali, non ha provveduto a rendere disponibili le relative risorse finanziarie aumentando il livello di risentimento delle Amministrazioni e delle comunità locali, tra cui quella di Terzigno. Così come va preso atto – conclude la nota – che la gestione dell’attuale discarica in esercizio a Terzigno ha causato notevoli problemi ai residenti a causa di maleodoranze che devono essere assolutamente da Asia”.