A Scafati lo scenario politico sul futuro della coalizione di centro-destra si tinge sempre di più di giallo. Nonostante l’apparente tranquillità numerica che i ventidue consiglieri di maggioranza assicurano al sindaco Aliberti, alta è la tensione che attraversa questa attuale maggioranza dell’assise cittadina, (notevolmente diversa da quella eletta dai cittadini), probabilmente non proprio amalgamata dopo le ultime campagne acquisto fatte dallo stesso Aliberti nella minoranza con il conseguente transfugo di ben quattro esponenti del centro-sinistra nell’attuale centro destra. Parte probabilmente proprio da lì questo mal di pancia che sta iniziando a logorare l’attuale maggioranza di centro-destra, insieme alla sotterranea guerra tutta interna al PDL tra l’ala di Aliberti e l’ala di Cirielli, accompagnata dalla mancata sintesi delle aspettative di una politica più collegiale manifestata continuamente dagli esponenti politici delle liste civiche, che stanchi di stare alla finestra, iniziano a scalpitare ed a manifestare apertamente il loro dissenso anche su scelte di politica programmatica. A tutto questo si deve aggiungere la “farsa” sulla nomina dell’ottavo assessore, più volte annunciato dal sindaco Aliberti, e da altri illustri esponenti politici del PDL, ma che ad oggi tarda ad arrivare, forse per problemi di troppa “abbondanza” di pretendenti. Ed ancora, altro motivo di contesa, la scelta dei componenti dei membri del consorzio farmaceutico intercomunale e la scelta del nuovo presidente della terza municipalizzata cittadina, quella Scafati Solidale che da poco ha aperto i battenti. Questa improvvisa implosione della coalizione di maggioranza, sta provocando molti “malumori” nelle file della vecchia guardia consiliare, e sta richiedendo uno sforzo di sintesi ben più ampio di quanto prospettato anche dallo stesso sindaco Aliberti.
Paolo Celiberti