Il 21 settembre scorso, personale della Sezione antiestorsioni della Squadra Mobile ha proceduto al fermo di indiziato di delitto di Carmine De Luca, pregiudicato napoletano di 46 anni, che deve rispondere di tentata estorsione aggravata in quanto commessa con metodo mafioso. L’attività investigativa svolta dalla Squadra Mobile ha permesso di accertare che De Luca, nei giorni scorsi, aveva imposto il pagamento di una somma non ancora definita al titolare di un’impresa edile impegnata in lavori di ristrutturazione nella zona di corso Garibaldi. Secondo quanto emerso nel corso delle brevi ma intense indagini, la vittima, fortemente intimorita dal De Luca, che per rafforzare la minaccia ed incutere timore aveva affermato che nella zona per poter lavorare bisogna “mettersi a posto”, per qualche giorno aveva interrotto i lavori. Proprio per impedire il protrarsi del pericolo per l’imprenditore ed evitare che fosse data attuazione alle gravi minacce, nei confronti del De Luca, rintracciato in un’abitazione diversa da quella in cui ha la residenza, è stato adottato il provvedimento restrittivo urgente di iniziativa. Il fermo si inquadra nell’ambito della ininterrotta e penetrante azione repressiva che la Squadra Mobile svolge a tutela delle imprese cittadine, con particolare riferimento a quelle edili che sono più spesso oggetto delle mire estorsive dei clan. Carmine De Luca, personaggio già noto alle cronache giudiziarie cittadine, pregiudicato per reati contro il patrimonio e concernenti gli stupefacenti, è ritenuto gravitante nell’orbita del clan Contini che controlla gli affari illeciti della zona della Ferrovia. Ieri, il fermo è stato convalidato dal G.I.P. del Tribunale di Napoli che ha disposto nei confronti dell’indagato la custodia in carcere. Le indagini proseguono allo scopo di verificare il coinvolgimento nella vicenda di altri soggetti.