Scafati: la San Pietro dimenticata

È passato qualche secolo da quando Carlo I d’Angiò decise di concedere in “permuta” il casale di San Pietro all’abate di Cassino. Prima di allora San Pietro era una zona autonoma con un habitat naturale per quei tempi. Oggi San Pietro di Scafati si presenta come una delle frazione più popolose della provincia di Salerno (circa 15.000 abitanti), ma nonostante tutto denigrata e dimenticata dall’amministrazione che vede in essa solo un mero contenitore dal quale attingere voti durante i periodi floridi delle campagne elettorali. Sfruttata a proprio piacimento per le occasioni importanti, e riposta nel dimenticatoio durante il resto dell’anno. Strade allagate e dissestate, lavori incompiuti, ufficio postale in pessime condizioni, cittadini mai ascoltati; è questa la triste realtà in cui San Pietro è attanagliata. Peraltro, durante i grandi eventi (notte bianca in primis), utilizzata solo come enorme parcheggio, senza dare cosi la possibilità ai tanti esercenti, di trarre benefici o vantaggi da tali eventi. Da mesi e mesi la popolazione chiede a gran voce il rifacimento del manto stradale del centro storico, dove continuano a protrarsi decine e decine di incidenti,documentati peraltro da un comitato cittadino; chiedono un’azione concreta dopo la battaglia della Federazione della Sinistra verso l’ufficio postale di San Pietro, affinchè vengano adottati standard quantomeno umani e permettere cosi ad anziani e sofferenti di adempiere ai loro doveri senza rischiare durante l’attesa (nell’attuale ufficio postale manca un sistema di refrigerio e una sala d’attesa, viste le esigue dimensioni dell’ufficio stesso); chiedono la messa in sicurezza e l’apertura della pista ciclabile, oggetto di contestazione da parte di noi comunisti a cui finalmente è stata data una risposta dopo le nostre reiterate proteste alle quali il sindaco ha replicato con la stessa modalità di contestazione, ovvero con l’installazione di uno striscione sottoscritto da lui (inconcepibile da un’amministrazione comunale); la popolazione è stanca e umiliata visto l’immobilismo recidivo di questo governo cittadino circa i continui allagamenti che la comunità è costretta a subire al primo temporale; e questo sono solo alcuni dei problemi con i quali San Pietro è costretta a lottare giorno per giorno, e non vengano a giustificarsi attribuendo le colpe alla precedente amministrazione (che di certo non è esente da critiche), perchè l’attuale squadra di governo cittadino ha il sacrosanto dovere di tutelare i cittadini, destra o sinistra che siano, senza trovare escamotage al problema facendo da scaricabarile. Un’altra azione vessatoria che andrà a colpire i nostri concittadini nei prossimi mesi, è la messa in atto della sosta a pagamento. Noi comunisti, condanniamo a prescindere la scelta economicistica e scellerata di tale decisione, soprattutto in periferia, dove si andranno ulteriormente a “massacrare” tutte quelle famiglie che stentano a tirare avanti e considerando la completa inutilità di tale scelta soprattutto in una zona, come quella di San Pietro, incolume da ingorghi e congestioni stradali. Cosi facendo non si produrrà altro se non rabbia e sgomento da parte dei cittadini, che saranno costretti a quadruplicare i salti mortali che già sono costretti ad affrontare in un contesto socio-politico che non riserva belle notizie. Pretendiamo quindi, come Federazione della Sinistra, rispetto e responsabilità da parte dei nostri amministratori affinchè San Pietro possa CONTARE DI PIU’, ma non solo durante gli scrutini elettorali. Trovandoci inoltre d’accordo con le perplessità e con i tanti dubbi dei nostri concittadini, chiediamo all’unisono al sindaco: di questi introiti dei parcheggi, verrà investita una percentuale per una realtà come quella di San Pietro o rimarrà isolata ed emarginata come troppo spesso accade ?

Francesco Carotenuto

Portavoce Federazione della Sinistra circolo di Scafati

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