Ancora scontri questa notte all’esterno della discarica di Terzigno. I manifestanti hanno cercato di bloccare nuovamente gli autocompattatori scatenando la risposta delle forze dell’ordine. Molti sono stati i contusi, almeno tre i feriti ufficiali, tra cui un carabiniere. La violenza è esplosa quando i camion che trasportano la spazzatura, scortati dalle forze dell’ordine, hanno tentato di forzare il blocco dei manifestanti, seduti a terra per impedire l’accesso alla cava Sari. A quel punto è scattata la carica delle forze dell’ordine, alla quale è seguita una sassaiola. Il bilancio è di tre feriti.
Intanto, a poca distanza dalla cava Sari, prosegue lo sciopero della fame da parte del sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella. “Sono indignato nell’apprendere che ridurrebbero la mia dura e scarificata protesta ad uno scopo sicuramente poco nobile. Non sto protestando per ricevere finanziamenti o sovvenzioni che tra l’altro non ho mai richiesto. Se arriveranno somme di qualsiasi entità le rinvierò al mittente o le destinerò in beneficenza. La mia è una protesta di civiltà per tutelare il bene primario della mia popolazione: il diritto alla salute e al benessere”. Così si è espresso il sindaco Gennaro Langella alla lettura di alcuni quotidiani che derubricano la sua protesta ad un ipotetico interesse economico per le casse del Comune.
“Ringrazio il procuratore della repubblica di Napoli per aver fatto chiarezza sulle ragioni della protesta che non hanno assolutamente alcuna matrice di natura delinquenziale. Qui sta protestando gente perbene di ogni età e ceto sociale che non ne può più di respirare aria insalubre e di vivere tappata in casa con l’incubo costante di ritrovarsi ammalati”.
Appreso dei nuovi scontri con le forze dell’ordine avvenuti la scorsa notte, il sindaco Langella ha rivolto appello al Prefetto di Napoli auspicando che “Il Prefetto intervenga affinché venga posta fine alle cariche di polizia a danno di cittadini inerme che stanno solo tentando di manifestare il loro insopportabile e indescrivibile disagio”.
Intanto, ricevuta la solidarietà del Vescovo di Nola mons.Depalma, il quale ha anche sostenuto che la protesta della popolazione è sacrosanta e che “dire che dietro la protesta c’è la camorra è solo creare un alibi per nascondere le carenze o le inadempienze delle istituzioni”, il Sindaco ha dichiarato “Ringrazio vivamente il Vescovo di Nola per le parole di vicinanza alla popolazione e alla mia protesta, e per aver fatto anche lui chiarezza sulle ragioni della stessa. Inviterò mons. Depalma a celebrare la Santa Messa in Piazza Pace”.