Ercolano: emergenza sicurezza nelle scuole

Emergenza sicurezza per gli istituti scolastici ercolanesi: da tempo sembra infatti che bande di giovani teppisti infastidiscano gli studenti che soggiornano nel perimetro esterno delle strutture formative in attesa dell’ingresso in aula. Il fenomeno, non nuovo ad Ercolano, spaventa e non poco le famiglie, in ansia per il possibile verificarsi di aggressioni e rapine ancora una volta tristemente “annunciate”. “Chiediamo alle forze dell’ordine – hanno dichiarato i genitori – di intensificare i controlli in prossimità delle scuole negli orari di ingresso e di uscita: non possiamo più tollerare passivamente che giri droga o si aggrediscano ragazzi inermi senza muovere un dito. Anche l’amministrazione comunale deve fare la sua parte: francamente non sappiamo più a chi rivolgerci per ricevere assistenza, per denunciare un fenomeno criminale che sembra inarrestabile. Rivolgiamo un appello al sindaco Vincenzo Strazzullo affinché si adoperi alla creazione di una task force tra Comune e forze di polizia finalizzata al cavillare monitoraggio di un territorio che continua tristemente a deludere i propri residenti”. Ad aggravare la situazione il muro di omertà che paradossalmente favorisce questi criminali in erba: spesso le famiglie non denunciano aggressioni o rapine subite dai propri figli per timore di ritorsioni, perché si è identificato il balordo di turno come parente o affiliato a note famiglie malavitose della zona. In questo guazzabuglio la criminalità spicciola si ingrassa: rinchiusi nelle patrie galere pezzi da novanta della mala locale (molti attualmente collaboratori di giustizia) ci si trova oggi a fare i conti con il sottobosco più violento del sistema camorristico che è formato da giovani sbandati e giovani rampolli di quelli che una volta furono dominatori assoluti della scena malavitosa ercolanese. Finti guappi, spesso tossicofili, pronti a compiere aggressioni di inaudita violenza pur di affermarsi agli occhi di coetanei pronti incoscientemente a seguirne le “gesta”. Il terrore: questa la tecnica usata da questa feccia sociale per ridurre le malcapitate vittime al silenzio, per garantirsi una sorta di impunità paradossalmente tutelata proprio da chi invece potrebbe a mezzo denuncia porre fine a questo vergognoso andazzo. Ci si augura che una volta tanto la politica locale, tra una sagra e l’altra, si accorga almeno di questa pericolosissima emergenza: ma ci si crede in realtà poi poco, come testimoniano le dichiarazioni dei cittadini: “Abbiamo il piacere di contattare i nostri politici solo due mesi prima dell’elezioni poi sistematicamente vanno in “letargo” per cinque anni. Ormai siamo rassegnati: i nostri giovani dovranno cercare altrove, lontani dalla propria terra d’origine, il minimo indispensabile a condurre una decorosa esistenza…”. Minimo indispensabile che purtroppo Ercolano sembra non essere in grado di offrire ai propri figli.

Alfonso Maria Liguori

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