Castellammare, Fincantieri. L’azienda: “Crisi molto pesante, ma manterremo stabilimenti e livelli occupazionali”

“La crisi è ancora molto pesante, ma manterremo gli attuali siti produttivi e i relativi livelli occupazionali”. E’ questo quanto scaturito dalla riunione svoltasi oggi a Roma in via Tevere tra i vertici di Fincantieri e i sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil. In questo modo Fincantieri allontana l’ipotesi di chiusura degli stabilimenti di Castellammare e Riva Trigoso, senza però smentire l’ipotesi di riconversione.

Nel verbale dell’incontro, infatti, si legge: “La società Fincantieri e le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm hanno esaminato la situazione italiana e mondiale della cantieristica. L’azienda, sottolineando che la crisi è ancora molto pesante, riconferma tuttavia la validità degli accordi sottoscritti circa il mantenimento degli accordi sottoscritti circa il mantenimento degli attuali siti produttivi e dei relativi livelli occupazionali, utilizzando per sopperire agli scarichi gli strumenti congiunturali previsti dall’attuale normativa. Le parti ribadiscono la necessità che il Governo e le istituzioni locali confermino gli impegni assunti nel documento sottoscritto in data 18 dicembre 2009 presso il Ministero dello Sviluppo Economico”.

“L’incontro con Fincantieri è stato positivo perché è stato smentito ciò che è apparso in questi giorni sui giornali, confermando sia il numero degli organici che quello dei siti produttivi”. Così ai microfoni di CNRmedia il segretario generale della Uilm Rocco Palombella al termine dell’incontro tra sindacati e Fincantieri in merito alle ipotesi di piano industriale 2010-2014. “Il management di Fincantieri – ha proseguito Palombella – non ha smentito l’esistenza di questa bozza di piano industriale comprensiva di esuberi, ma ha puntualizzato il fatto che si trattasse di un loro documento interno, uno studio commissionato intorno a luglio. Un documento da non rendere pubblico che non verrà messo in pratica”. Le azioni dei sindacati proseguono: “Chiediamo il coinvolgimento del Governo affinché mantenga gli impegni assunti per ciò che riguarda il settore degli investimenti per la cantieristica navale”.

“Valutiamo positivamente la posizione espressa dal ‘management’ dell’azienda cantieristica in merito alla salvaguardia del perimetro industriale e degli assetti occupazionali del Gruppo”. Lo ha detto Mario Ghini, segretario nazionale della Uilm e responsabile del settore cantieristico, subito dopo la firma congiunta del verbale relativo all’incontro da poco terminato nella sede di Fincantieri tra azienda e sindacati metalmeccanici. “Nel documento in questione – ha sottolineato Ghini – l’azienda conferma gli impegni assunti (gli 8 cantieri e le due direzioni navali a Trieste e Genova), pur osservando che la situazione sul mercato va monitorata e tenuta costantemente sotto osservazione. Per questo invita anche governo ed enti locali a fare la loro parte. Per quanto ci riguarda abbiamo confermato la manifestazione nazionale a Roma con 8 ore di sciopero per tutti i siti del Gruppo, prevista per venerdì primo ottobre. Infine, abbiamo ribadito la nostra richiesta al governo di convocare un apposito tavolo a Palazzo Chigi”.

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