Cesena-Napoli: In&Out. Cavani cambia il volto alla partita

IN:

Edinson Cavani: cinque gol in cinque gare di campionato. Sette  reti in sette partite ufficiali, di cui due giocate non da titolare. Immenso il “matador” uruguagio che risulta essere giocatore fondamentale per questo Napoli. Infatti entra e come per magia tutto cambia. È suo lo spunto che determina il pareggio su cross di Dossena. Suoi sono i due splendidi gol che feriscono e abbattono definitivamente “i cavallucci marini” del Cesena.

Walter Gargano: senza dubbio Walter è un elemento indispensabile per il Napoli di Mazzarri. La su dinamicità è essenziale per il centrocampo azzurro. Come nelle partite passate, i suoi lanci in verticale sono efficaci e risolutivi. Prende per mano il centrocampo partenopeo, guidandolo verso la vittoria. Campionato dopo campionato, Gargano sta diventando uno dei leader della squadra riuscendo a migliorare partita dopo partita.

Michele Pazienza: rompe e cuce come pochi sanno fare. Metronomo del centrocampo azzurro, Michele, detta i tempi per i giusti movimenti del reparto. Rinunciare a lui è quasi impossibile. Per Mister Mazzarri, Michele rappresenta la “chiave” tattica del centrocampo. Schierato in marcatura o a zona rende sempre tantissimo. Yebda dovrà sudare le cosiddette “sette” camice per soffiare il posto a Michele.

Ezequiel Lavezzi: è in gran forma il Pocho. E lo dimostra anche contro il Cesena. Nella prima parte della gara non tocca tantissimi palloni perché schierato nel ruolo inedito di prima punta. Comunque riesce sempre a mettere in difficoltà la difesa avversaria grazie alla sua velocità. Nella seconda parte della partita diventa determinante. Soprattutto dopo l’ingresso di Cavani che lo fa ritornare nel suo ruolo naturale. Segna il gol del pareggio e offre l’assist per il quarto gol. In fase di contropiede il Pocho è imprendibile.

OUT:

Hassan Yebda: ancora macchinoso, l’algerino non si è inserito negli schemi di Mazzarri. In lui si intravedono ottime qualità. Soprattutto da un punto di vista fisico, però il poco tempo passato in ritiro con i compagni lo limita fortemente. Il suo inserimento dovrà avvenire in maniera lenta e costante. Mazzarri lo sa bene, e bene fa a farlo giocare. Infatti solo così potrà integrarsi con i nuovi compagni.

Josè Ernesto Sosa: per il “Principito” vale lo stesso discorso fatto per Yebda. Troppo poco tempo passato in ritiro è un handicap che per il momento è difficile da superare. Sosa, però, ha lasciato intravedere, anche contro il Cesena, le sue ottime qualità tecniche. Solo il tempo potrà far integrare al meglio l’argentino che al momento risulta essere un po’ fuori forma e leggermente spaesato.

Mimmo Lucci

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