«Sono solidale con le popolazioni di Terzigno e Chiaiano, che in queste ore stanno protestando per impedire lo sciagurato ampliamento delle due discariche». Lo dichiara Luisa Bossa, deputata Pd, ed ex sindaco di Ercolano. «Non si possono più chiedere sacrifici a territori e cittadini che hanno già pagato il loro prezzo. Terzigno e Chiaiano – sottolinea – ospitano da un anno due megadiscariche allestite in deroga alla normativa europea. Dovevano essere un rimedio temporaneo e straordinario per affrontare l’emergenza, nell’attesa di mettere a regime il ciclo ordinario dei rifiuti. In un anno, dopo gli annunci roboanti e dopo aver gridato al miracolo di aver portato Napoli fuori dall’emergenza, non c’è stato nulla. “San Silvio” il miracolo non lo ha fatto. Siamo esattamente dov’eravamo un anno fa: i cantieri dei nuovi termodistruttori non sono mai partiti, il termodistruttore di Acerra viaggia a ritmo ridotto con una sola linea funzionante su tre, gli impianti di compostaggio sono rimasti sulla carta, la raccolta differenziata è ben lontana dalle percentuali previste dalla legge mentre gran parte della spazzatura viene smaltita in discarica, in deroga alle normative europee. In un contesto di fallimento totale del tanto sbandierato nuovo corso – continua l’on. Bossa – in vista dell’esaurimento degli invasi, ci si prepara a nuove emergenze con l’idea addirittura di ampliare le discariche esistenti. Una scelta folle, scellerata. La discarica nel Parco nazionale del Vesuvio, a Terzigno, oltre ad essere contro la normativa europea, è contro ogni norma di buon senso. Lo stesso vale per quella del Parco delle Colline di Chiaiano. Invece di pensare ad ampliarle, acquisendo nuove cave, si proponga ai cittadini un piano per la bonifica e ci si dia da fare seriamente per il decollo del ciclo ordinario dei rifiuti, che significa differenziata, compostaggio, termodistruzione, e quindi chiusura delle discariche». La Bossa ha depositato, sul caso Terzigno, una interrogazione urgente al presidente del Consiglio, che sarà discussa in aula a Montecitorio giovedì prossimo. A rispondere, riferisce la deputata del Pd, ci sarà il sottosegretario Guido Bertolaso.