L’associazione Odissea, la Federconsumatori Campania e Psichiatria Democratica contro i ticket sulla sanità

Ancora una volta sono i cittadini a fare le spese della cattiva gestione della sanità in Campania. La denuncia viene dall’associazione Odissea, dalla Federconsumatori Campania e dall’organizzazione Psichiatria Democratica all’indomani della decisione della Regione di far fronte al deficit aumentando di due euro quelli sulle ricette e introducendo una tassa sulle visite specialistiche. «È inaudito – affermano i presidenti delle tre associazioni a tutela dei cittadini e della salute, Sergio D’Angelo per l’associazione Odissea, Rosario Stornaiuolo, Presidente della Federconsumatori Campania ed Emilio Lupo di Psichiatria Democracia – che, dopo essere stati costretti a pagare l’Irap e l’Iref più alte d’Italia, oggi si sia obbligati a versare nuove tasse sotto forma di ticket sanitari, non per ottenere servizi più efficienti ma per tamponare il buco di una gestione inefficiente e miope della sanità pubblica». «Prima di introdurre nuove tasse che pesano sui bilanci già compromessi delle famiglie campane – concludono i presidenti – in particolare per gli anziani e gli ammalati cronici, sarebbe necessario che la Regione Campania recuperasse una  visione strategica della sanità, e si adoperasse per la riduzione delle liste d’attesa, il riequilibrio tra la sanità pubblica e quella convenzionata, il potenziamento della sanità territoriale. In questo settore, invece, la Regione prosegue “navigando a vista”, con tagli indiscriminati da un lato e l’aumento della spesa a carico dei cittadini, dall’altro».

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