Boscoreale: bloccato dalle forze dell’ordine il corteo di cittadini dopo la veglia di preghiera contro la discarica

Foto Genny Manzo
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(Foto Genny Manzo)

Bloccato dalle forze dell’ordine in questi minuti il corteo pacifico di cittadini che dopo la veglia di preghiera in piazza Pace alla presenza del vescovo Beniamino Depalma si stava muovendo verso la rotonda per formare il presidio. Migliaia le persone bloccate dalla polizia in assetto antisommossa.
Nonostante il drammatico bilancio della scorsa notte, con diversi feriti negli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, i cittadini continuano ad opporsi con forza allo sversamento dei rifiuti provenienti da ogni parte della provincia di Napoli alla Cava Sari e soprattutto all’apertura della seconda discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio.
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“Non possiamo far finta di non vedere”. Così ha esordito l’arcivescovo della diocesi di Nola monsignor Beniamino Depalma che alle ore 20 è salito sul palco allestito ad altare ecclesiastico al centro della piazza principale di Boscoreale. Questa frase è stato un modo per ottenere subito l’attenzione dei cittadini, e allo stesso tempo una provocazione per le istituzioni, presenti oggi in massa a Boscoreale. Sul palco oltre al monsignore c’erano il parroco della Chiesa dell’Immacolata Concezione di Boscoreale don Alessandro, don Raffaele di Torre annunziata ex parroco di Boscoreale e altri parroci delle zone limitrofi.
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“Siamo tutti indignati – ha continuato Depalma – e la nostra indignazione è sinonimo della dignità che da sempre caratterizza il nostro popolo, essere qui stasera vuol dire essere dignitosi, essere rispettosi,essere speranzosi. La Chiesa non può far finta di non vedere, questo l’arcivescovo ha voluto trasmettere ai cittadini, alle istituzioni e alle telecamere accorse in tante per l’evento, continua dicendo che questo popolo ripudia la violenza, è un popolo pacifista che non chiede altro che riavere il territorio cosi come Dio l’ha creato, un territorio sano, pulito in cui poter fondare il futuro per i nostri figli. Metteteci un po’ di cuore, è questo che chiediamo, dimostrate che ci tenete a questo territorio, seguite il vostro cuore e le vostre coscienze e ce la faremo”. Ancora una volta il monsignore ha ribadito il concetto dicendo che i cittadini devono continuare ad essere rispettosi delle istituzioni e chiede un aiuto a Dio affinché con la propria forza possa “trafiggere le coscienze” ed entrare nei loro cuori, facendo si che a tutti sia data l’opportunità di riavere questo territorio così come ce l’hanno lasciato i nostri padri, un territorio sano dove dar vita al nostro futuro. Infine, Depalma ha lanciato un annuncio alle istituzioni a livello nazionale affinché possano incontrarsi e trovare delle soluzioni alternative che siano a favore della vita e non della morte. Tra gli applausi della folla il monsignore si allontana dal microfono e don Alessandro parroco di Boscoreale ha invitato il sindaco Langella “a salire sul palco e a parlare ai suoi cittadini come un padre fa con i propri figli”.

“Boscoreale protesta pacificamente – ha detto Langella – affinché non venga riaperta la Cava Vitiello, che non può far altro che portare alla morte dei territori nei quali abbiamo il diritto di far crescere il nostro futuro, i nostri figli”.

Il sindaco Gennaro Langella ha poi ricevuto una telefonata ed ha annunciato a tutti i presenti che dall’altra parte del telefono c’era il sindaco di Terzigno che a Roma ha incontrato il presidente del consiglio Silvio Berlusconi.

Giuseppe Falanga
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