I sindaci del Parco pronti a consegnare le fasce tricolori

Presenti quasi tutti i sindaci del Parco Vesuvio per la riunione organizzata presso il comune di Terzigno. Ferma opposizione all’apertura di una seconda discarica sul vulcano più famoso del mondo. Ferma la decisione di rimettere tutte fasce tricolori nel caso dovesse essere aperta Cava Vitiello, quella che sarebbe la più grande discarica d’Europa. così, infatti, si legge nel documento stilato a fine serata e letto dal consigliere provinciale, sindaco di San Sebastiano, Pino Capasso.

di seguito riportiamo l’intero documento in questione:

Premesso che

gli atti di violenza verificatisi nei pressi della discarica Sari a Terzigno non meritano alcuna giustificazione e vanno perseguiti con rigore dalle Forse dell’Ordine.

L’azione di pochi facinorosi, però, non può e non deve mettere in ombra la legittima protesta dei cittadini vesuviani per la presenza di una discarica in un Parco Naturale e lo scongiurato annuncio dell’apertura di una seconda mega discarica nella Cava Vitiello.

Ritenuta

intempestiva la dichiarazione con la quale il Sottosegretario Bertolaso, che allo stato non ha alcuna competenza, ha comunicato l’imminente apertura della seconda discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio che, per dimensioni ed impatto ambientale sarebbe la più grande d’Europa e, insieme alla Sari già in esercizio, le uniche al mondo ubicate in un’area protetta.

Ciò che preoccupa è che le esternazioni di Bertolaso siano state precedute dalle assicurazioni dell’Assessore Regionale Giovanni Romano, che da Bruxelles annunciava l’esatto contrario. Di analogo avviso era già stata la Provincia di Napoli che con delibera di Consiglio Provinciale del 24 maggio scorso ha escluso la possibilità di apertura di Cava Vitiello.

Dato atto che

Allo stato dei fatti riteniamo indispensabile un coordinamento istituzionale per il governo delle decisioni atte a scongiurare una nuova emergenza rifiuti, ma anche a concordare univoche forme di comunicazione ai cittadini.

Anche per la tutela dell’ordine pubblico, nulla può essere più dannoso dell’ambiguità nella informazione che delegittima i presidi istituzionali più vicini ai cittadini e cioè i Sindaci, fortemente esposti e dei quali bisogna preservare la credibilità.

Restiamo convinti che la seconda discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio sia una scelta sbagliata che espone l’Italia al rischio di infrazione da parte dell’Unione Europea e alla cancellazione del Vesuvio dall’elenco dei siti di interesse mondiale del MAB-UNESCO con danni incalcolabili per le attività turistiche e l’agricoltura di uno dei luoghi più famosi al mondo.

Considerato che

Altre e più sostenibili soluzioni sono possibili se il Consiglio Regionale si decidesse a rimuovere il vincolo della provincializzazione dei rifiuti che per quanto riguarda Napoli, è illogico e irrealizzabile. Il recapito dei rifiuti, in attesa della realizzazione e dell’effettivo funzionamento degli impianti di termovalorizzazione non può che riferirsi ad un ambito regionale, giacchè il territorio della Provincia di Napoli è già stato interamente sfruttato per lo smaltimento dei rifiuti della Regione Campania e di quelli provenienti da altre aree nazionali.

DICHIARIAMO

Di essere intenzionati a chiedere al Ministro dell’Ambiente di provvedere alla soppressione dell’area naturale protetta e che presenteremo le nostre dimissioni in massa nel caso in cui si proceda all’apertura della Cava Vitiello.

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