La città di Portici si mobilita per una serata all’insegna del ricordo e della partecipazione attiva. Il giorno 1° ottobre, alle ore 18:30 in piazza San Ciro partirà una fiaccolata in onore di Teresa Buonocore, la donna 51 enne, uccisa mentre si recava a lavoro. Uccisa a colpi di pistola perché aveva denunciato gli aggressori di sua figlia. Il suo gesto di ribellione e la sua sete di giustizia non sono rimasti senza ascolto, se è vero che decine di movimenti, donne ed associazioni femminili hanno aderito a questa iniziativa. Tra essi ricordiamo: Udi di Napoli, Udi Di Portici, La Camera delle donne, Associazione Maddalena, Arcidonna, Donne Medico Arcilesbica, Istituto Campano per la Storia della Resistenza, Femminismo a Sud, UDI Monteverde (Roma), Consigliera di Parità della Provincia di Napoli, Donne in nero Napoli, Pina Orpello dell’ANPI, Dolores Madaro – Anpi, UIL Napoli, UIL Campania, UDI Catania, UDI Romana La Goccia, DonneSudonne, Rosa Oliva – Aspettare stanca, Cooperativa Eva, Centro Antiviolenza Eva, Centro Antiviolenza Aradia, Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario, UDI “le orme”- Reggio Calabria, UDI Lentini. CEDAV Messina, Controviolenzadonne, MediterraneanMedia- Cosenza, CGIL Campania, CGIL Napoli, Associazione Sott’ e n’coppa, Sportello Antiviolenza Lilith, Associazione Salute donna, Centro La Magnolia, AFEM (Association Femmes Europe Meridionale), CISL Campania, CISL Napoli, Casa Internazionale delle Donne- Roma, Tina Femiano, Centro antiviolenza ERINNA- VT, Rosanna Leone, Associazione Ernesto Rossi, Viviana Esposito, UDI Cerchio del Lago (Brescia), Napolipuntoacapo, UDI Terzo millennio (Torino), Cooperativa L’Orsa Maggiore, Giovanni Erra Movimento dei cittadini di Portici, Valeria Gagliotta. “Una fiaccola più una, più una… per Teresa” è il titolo della manifestazione promossa da Elena Coccia e Stefania Cantatore, che è un invito da cogliere per tutte le donne, non solo quelle di Portici. Non arrendersi, cercare la collaborazione dello Stato, far sì che la propria visione del mondo non venga sopraffatta dai luoghi comuni, dal silenzio indotto dalla paura e dal disagio. Vittime, testimoni, giovani, donne e bambini: la legge deve impegnarsi a tutelarli e a mantenere per loro la possibilità di un cambiamento. La concreta idea di un rivolgimento politico e sociale contro il predominio della Mafie e del disinteresse, contro la facilità con cui si utilizza e si brutalizza il corpo e il ruolo delle donne, passa anche attraverso un gesto semplice come lo scendere in piazza con una fiaccola in mano. “Basta morire per essere libere, basta morire da donne per liberare tutti dall’orrore”.
Daniela Sautto