Vico Equense: il Pd parte da Costituzione, giustizia e legalità. Lunedì la manifestazione

Lunedì 4 ottobre il Partito Democratico sarà presente a Vico Equense con una manifestazione sulla salvaguardia della legalità e della giustizia nella proposta di Riforma della Costituzione. L’evento è organizzato dal Coordinamento Provinciale del Pd che, promuovendo una serie di incontri sul territorio napoletano, si propone di allargare il dibattito politico a tutti i cittadini su dei temi di fondamentale importanza. Durante l’incontro a Vico Equense, a cui parteciperanno i segretari cittadini di 18 comuni vesuviani, verranno illustrate le linee guida del Pd sul tema delle riforme costituzionali e verranno ascoltate le proposte in un confronto pubblico aperto a tutti, al fine di preparare un emendamento sul tema da presentare alla prossima assemblea nazionale del Pd, che si terrà in ottobre a Varese.

A Vico dunque si parte dalla Costituzione, dalla giustizia e dalla legalità. E si ripropone l’eterno problema dell’etica pubblica, un caposaldo costituzionale che dovrebbe far parte del bagaglio culturale di chiunque voglia svolgere l’attività politica, a qualsiasi livello. Un tema che viene “a fagiolo” in questo momento, in quanto  sulla cittadina vesuviana sono piovuti diversi avvisi di garanzia e rinvii a giudizio, recapitati ad alcuni amministratori ed assessori.

Le attuali norme processuali, però, prima ancora della riservatezza, favorisco il silenzio assoluto nel quale si sono chiuse le persone indagate per abusi di vario genere e nessuno si aspetta, per ora, delucidazioni nel merito da parte degli interessati.

Tutta la fase delle indagini preliminari e i tre, interminabili, gradi di giudizio, sono oggi croce e delizia degli imputati italiani. Un uomo politico ha tutto il tempo, se decide di rimanere al suo posto, di finire il suo mandato e persino di essere rieletto. Ai politici si associano gli amministratori pubblici che, aspettando il giudizio di là da venire, continuano a svolgere mansioni esecutive spandendo sul territorio danaro pubblico e commesse a volontà senza controllo.

Questo stato delle cose induce tutti a un ripensamento delle norme processuali ed è indubbio che c’è bisogno di una riforma della magistratura passando anche attraverso una riforma costituzionale. Nel frattempo, le lungaggini  sono un paravento dietro il quale le persone indagate per la loro attività pubblica possono nascondersi per rimanere al loro posto.

Con interrogazioni pubbliche e note scritte, il partito democratico di Vico Equense ha chiesto al Sindaco Cinque e ai membri del Consiglio Comunale di fare chiarezza sulle indagini in corso. Però, risposte, pubbliche o private, non ne sono mai arrivate. Eppure chi li ha eletti avrebbe il diritto di sapere su quali presupposti sono basate le indagini e i processi. Avrebbero il diritto, almeno, di ascoltare una dichiarazione pubblica nella quale si giustifica la permanenza nel proprio ruolo, nonostante tutto.

Il persistere di una situazione di totale indeterminatezza, nel silenzio assoluto delle autorità, contribuisce a dilatare l’insopportabile sensazione di essere immersi ineluttabilmente in uno stato di illegalità diffusa che favorisce un’impunità generalizzata e un qualunquismo di maniera: tutti colpevoli, nessun colpevole.

E a farne le spese maggiori, sono le persone oneste.

Sarà importante dibattere di questo ed altro lunedì prossimo.

Interverranno alla manifestazione il Segretario Provinciale Nicola Tremante e la senatrice Maria Fortuna Incostante, Vice Presidente della commissione Affari

Costituzionali. Introdurrà Mario Taranto, segretario del Circolo “Carlo Fermariello” di Vico Equense.

Maria D’Ordia

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