Castellammare, ADDA: “La “Benedizione degli Animali” quest’anno non si terrà”

Il ventesimo anniversario della “Benedizione degli Animali”, manifestazione cara soprattutto ai bambini ma anche a tutte le persone amanti degli animali, non si festeggerà. «Avrebbe dovuto essere una bellissima festa – spiega Rosaria Boccaccini, presidente dell’ADDA – ancora più commovente ed emozionante di quelle degli anni scorsi, per le persone e per i loro amici animali. Invece, l’atteggiamento di aperta intolleranza dimostrato dall’attuale Amministrazione comunale nei confronti degli animali randagi, già vittime di un destino sfortunato e tragico, ha indotto l’Associazione ad evitare perfino la richiesta del permesso finalizzato allo svolgimento della manifestazione. Non solo. È proprio l’azione dichiaratamente anti-animalista dell’Amministrazione comunale di Castellammare, che è riuscita a determinare un risultato che non avremmo mai voluto: la definitiva chiusura dell’Associazione, che gradualmente ridurrà l’alimentazione dei randagi (cani e gatti) sul territorio perché totalmente priva di fondi ed esposta alla crescente intolleranza dei cittadini già non propensi ad una convivenza civile uomo-animale, rafforzatasi a seguito dei provvedimenti inqualificabili assunti dal Sindaco, coadiuvato dall’Assessore al ramo». Ciò ha dato luogo all’aperta ed espressa condanna, fra gli altri, del Sottosegretario alla Salute Francesca Martini (PdL). Contro gli stessi provvedimenti si sono apertamente schierati i consiglieri di opposizione; il PD ha diffuso un comunicato-stampa in cui si spiegavano i metodi (previsti dalla legge) per risolvere il problema del randagismo; molte associazioni di rilievo nazionale hanno promosso un’ampia campagna di protesta. Inoltre, l’attuale Amministrazione ha completamente ignorato, pur essendo obbligata a discuterne nella prima riunione del consiglio comunale, il Regolamento di Convivenza Uomo-Animale, che l’Amministrazione precedente aveva approvato all’unanimità nell’ultima riunione di Giunta, dopo averlo redatto in collaborazione con l’A.D.D.A. Il tutto, nonostante che l’attuale Sindaco avesse sottoscritto personalmente, nel corso della campagna elettorale un formale impegno alla realizzazione del rifugio prescritto dalla legge, entro cento giorni dall’insediamento. «In realtà – attacca Rosaria Boccaccini – a nessuno degli impegni assunti in quella sede è stato tenuto fede: si era promesso appoggio economico e logistico all’A.D.D.A., per esempio. Invece, grazie all’attuale Giunta comunale, l’Associazione si avvia alla definitiva chiusura. Infine, le sterilizzazioni sono completamente bloccate. Il progetto per le sterilizzazioni finanziato dalla Regione per 109 cani ha avuto un esito completamente ignoto: nessuno ha pensato di chiedere la collaborazione dell’Associazione, di modo che l’A.D.D.A. stessa dovrebbe procedere in merito autonomamente. Tuttavia, una volta che l’Assessore alla Sanità ha chiaramente affermato che il prelievo di un randagio dal territorio comporta che se ne diventa proprietari, l’Associazione è stata posta nell’effettiva impossibilità di procedere in qualsiasi modo. È ovvio – conclude la presidentessa dell’ADDA – che ciò produrrà un risultato profondamente involutivo: la popolazione dei randagi aumenterà a dismisura e diventerà aggressiva per mancanza di cibo, con gravi conseguenze per l’igiene e per la sicurezza di tutti noi».

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