Di seguito, il testo della lettera che questa mattina è stata letta dai rappresentanti del comitato per l’acqua pubblica in occasione del corteo cittadino.
Lettera aperta ai cittadini, al nostro sindaco ai nostri amministratori.
Nel corso degli ultimi anni, in seguito alla privatizzazione dell’acqua, i cittadini Stabiesi, si sono più volte espressi contro di essa con diverse manifestazioni, raccolte di firme popolari (la prima con 7500 firme in una settimana a corredo di una petizione), numerosi incontri con gli amministratori, conferenze e convegni sull’argomento ripresi più volte dalle reti televisive nazionali, raccolta di firme per un referendum comunale e ultimamente quello nazionale.Ciò nonostante, il referendum consultivo comunale richiesto, non ci è stato mai concesso. Gli Stabiesi sono senza dubbio contrari a questa scellerata privatizzazione.Intenderemmo ora sapere qual è la posizione dell’attuale Amministrazione sull’argomento senza se e senza ma.Inoltre, chiediamo ai nostri Amministratori e Politici locali:
di poterci esprimere democraticamente tramite il referendum che abbiamo richiesto alla stregua delle migliaia di adesioni raccolte mettendo in condizione i cittadini di poter votare nelle migliori condizioni, in tutte le sedi elettorali disponibili per evitare inutili stress agli stessi;di discutere ed approvare una integrazione allo statuto Comunale così come richiesto dai cittadini Stabiesi tramite le Associazioni di volontariato e i Comitati che riconosca il Diritto umano all’acqua ed inserire i Servizi Idrici Integrati tra quelli privi di rilevanza economica.
Per quanto riguarda la TARSU, si contesta la legittimità costituzionale visto che questa tassa, caso unico in Italia, viene pagata ad una società della Provincia determinando un aumento SOLO PER I CITTADINI CAMPANI, e non per il resto d’Italia. Chiediamo in merito che il Sindaco, come già fatto dal Sindaco di Salerno, si attivi per un ricorso al TAR contro questi aumenti. E tutto questo quando il Governo ci ha rassicurati che non esiste più un’emergenza rifiuti nella nostra regione. Si contesta inoltre l’opportunità di scaricare le colpe di una classe politica incapace che ha determinato qui in città, nella Provincia e nella Regione lo sfascio terzomondista della raccolta dei rifiuti. Chiediamo che si tenga conto delle sentenze della Corte Europea dei diritti dell’uomo e che ci riconosce non già la beffa di un aumento ma bensì di un risarcimento e una giusta rivalsa nel patrimonio dei politicanti incapaci che hanno causato tutto ciò.Chiediamo inoltre un piano SERIO, DETTAGLIATO, COMPLETO, URGENTE E CON TEMPISTICA CERTA che ci faccia uscire da questa emergenza. Chiediamo che i nostri Amministratori, con l’ausilio di tutte le forze sane della città facciano una seria analisi dei metodi di riciclo utilizzati in altre realtà, vedi Vedelago, dove si ricicla il 100% della monnezza, che viene identificata addirittura come risorsa e di uscire da questo circuito maledetto discarica-inceneritore che ha avvelenato i nostri territori.
NOI VOGLIAMO FARE LA DIFFERENZIATA!!!
DIFENDIAMO LA VITA!
Comitato acqua pubblica Castellammare