“Non si risolvono i problemi puntando esclusivamente sulla “repressione improvvisata”: questo il commento unanime dei cittadini di Ercolano all’indomani della maxi operazione dei vigili urbani incentrata sulle violazioni del codice della strada, fortemente voluta dal comandante Francesco Zenti, che sembra non aver convinto più di tanto la comunità. Attraversando il mercato si possono infatti rimirare numerose anomalie che evidentemente sono “sfuggite” alla perizia del sia pur volenteroso e professionale Zenti. Ci si chiede, allora, quale senso abbia avuto un’iniziativa bonificatrice che di fatto ha penalizzato nella stragrande maggioranza le “tasche” di malcapitati automobilisti di turno. Nulla da eccepire sulla necessità di far rispettare il codice della strada ma a patto che questo monitoraggio sia continuo ed esteso a tutte le tipologie d’infrazione, anche quelle riguardanti il settore produttivo-commerciale. “Operando così – hanno commentato i cittadini – i vigili sembrano essere stati incaricati di produrre economia a mezzo contravvenzioni. La città necessita di ben altro che di “esattori comunali” improvvisamente lanciati alla cavillare ricerca dell’auto in sosta selvaggia o del centauro sprovvisto di regolare elmetto protettivo. Non occorre essere periti o addetti ai lavori per accorgersi del fatto che in città i vigili urbani avrebbero “tanto da controllare”: ma evidentemente, consci della professionalità della Polizia Locale,dobbiamo pensare che gli agenti abbiano ricevuto disposizioni specifiche sul modus operandi da mantenere. Non vorremmo dover sopperire di tasca nostra all’incapacità amministrativa nella gestione dell’economia comunale che per anni ha negativamente segnato la città di Ercolano”. Un solo dubbio ora pervade gli ercolanesi, se questa linea operativa sia frutto di considerazioni mosse in proprio dal dirigente Zenti o se si tratti di un più ampio disegno politico voluto dai vertici del Governo Cittadino per rimpinguare le casse cittadine. C’è chi poi in paese sostiene una “terza” ipotesi, ovvero che il sindaco Vincenzo Strazzullo abbia si rivolto un invito al comandate Zenti per aumentare la presenza dei vigili in strada ma che poi il Capo della Locale abbia mal “interpretato” questa direttiva invitando gli agenti ad elevare quante più contravvenzioni possibili. Francamente riteniamo che in una realtà complessa come quella ercolanese occorra principalmente prevenire e non reprimere passivamente fenomenologie comportamentali errate ed incivili : in questo senso le scuole posso essere determinanti alla formazione di una nuova coscienza civile proprio tra i giovanissimi, veri eredi di questa società. Intanto i vigili continuano ad attendere il bando per l’assunzione di nuove unità : sotto organico e con un’anzianità media di servizio altissima cercano di sopperire come possono alle esigenze comunitarie: ma di questo passo si rischia seriamente il tracollo. Ennesima emergenza “annunciata” per la comunità degli scavi.
Alfonso Maria Liguori
