L’ostruzionismo dei finti “sostenitori”, l’individualismo di alcuni partiti politici e l’accesa opposizione di destra e di sinistra, continuano a colpire con forza Starita e la sua esigua maggioranza; e Torre Annunziata continua a essere una città senza governo. Venerdì scorso, 1 ottobre, presso la sala consiliare di via Schiti è stato sospeso il consiglio comunale per assenza di consiglieri. Entro le 18, termine ultimo entro il quale si sarebbe dovuta presentare la metà più uno degli avente diritto, erano in aula soltanto 14 consiglieri su 30, escluso il primo cittadino. Il consiglio quindi è stato rimandato a questa settimana, ma resta comunque patente la fragilità del governo Starita e le difficoltà di andare avanti rispetto a una opposizione che nonostante i diversi colori politici, sembra presentarsi compatta nell’obiettivo di mandare a casa il sindaco Starita. Ancora una volta il malato esempio della politica nazionale, si riflette sulle realtà provinciali, e si paventano soltanto divisioni e interessi individualistici. Si dimentica dunque, al di là delle diverse ideologie di partito, che la politica è soprattutto compromesso. Chi ha diritto a governare, non è in condizione di farlo, perché i cittadini sono ingannati da fazioni politiche maggioritarie solo apparenti. E perciò chi paga alla fine il conto di questi camaleonti e ricercatori del maggior profitto sono sempre coloro che hanno fatto l’errore di investire speranze in una politica che credevano diversa e forse anche migliore.
Gioacchino Iuzzino