Alla protesta civile e giusta della gente comune che non vuole una nuova discarica a Terzigno, si affianca ancora una volta un episodio grave. Gli agenti della Digos della questura di Napoli hanno trovato e sequestrato 12 bottiglie molotov lungo la strada che porta alla discarica nella cava Sari di Terzigno. Erano state nascoste in un vigneto, in un tratto buio che disegna una grande curva, dove i camion scortati dalla polizia sono costretti a rallentare. Per il capo della Digos partenopea, Filippo Bonfiglio, la loro posizione era stata studiata strategicamente. «C’è una strategia criminale dietro le proteste di Terzigno – ha detto chiaramente Bonfiglio – stiamo parlando di armi da guerra, chi le utilizza può rispondere di delitti gravissimi. Non siamo ancora in grado di definire il profilo di chi conduce la protesta in questo modo, ma sappiamo che queste persone non hanno niente a che vedere con la cittadinanza, che porta avanti il presidio pacificamente. Si tratta in ogni caso di criminali, ci vuole anche fegato a lanciare un ordigno del genere».