Il Gazzettino vesuviano | IGV

Castellammare: bar confiscato a clan riapre battenti, sequestrato su ordine del sindaco

Continua, senza sosta, l’azione di controllo di legalità sul territorio ad opera del sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio. Dopo gli interventi sollecitati alla polizia municipale da parte dello stesso primo cittadino nei confronti di venditori ambulanti e parcheggiatori abusivi, stavolta il sindaco – avuta notizia della illecita riapertura del “Bar Plinio”, in corso Garibaldi – si è personalmente recato sul posto, disponendo che la squadra di polizia commerciale della P. M. di Castellammare di Stabia chiudesse i locali e segnalasse all’autorità giudiziaria il gestore abusivo del bar, Maria C., di 36 anni, residente nel vicino Comune di Santa Maria la Carità.

I locali, confiscati alla camorra con decreto del Tribunale di Napoli del novembre 2000,  successivamente confermato con analogo provvedimento dalla Corte d’appello di Napoli del gennaio 2003, e divenuto definitivo, erano stati affidati, fin dal luglio del 2001, in custodia a un amministratore giudiziario, il quale – nello stesso anno – li aveva dati in locazione al titolare di una impresa individuale per esercizio di attività commerciale.

Il provvedimento di sequestro dell’immobile è scattato quando la polizia municipale ha scoperto, anche grazie alla collaborazione fornita dall’amministratore giudiziario, che al momento nessun soggetto poteva disporre del bene confiscato, in quanto l’impresa individuale, che ne aveva ottenuto la disponibilità, risultava in stato di fallimento e la relativa attività commerciale chiusa. Da allora, infatti, lo stesso amministratore giudiziario non aveva stipulato altri contratti di locazione, rendendo di fatto impossibile l’esistenza stessa di soggetti diversi titolati a poter utilizzare i locali.

Dagli elementi e dalla documentazione raccolti, gli uomini del comando di polizia municipale hanno concluso, quindi, che il bene – che si trova in una zona centralissima della città – non avrebbe dovuto trovarsi nella materiale disponibilità di Maria C., in quanto la stessa non risulta aver alcun titolo giuridico che ne legittimi il possesso, e che l’atto di cessione d’azienda tra il titolare dell’impresa individuale e quest’ultima, che avrebbe dovuto legittimarne la posizione, era stato dichiarato nullo dal Tribunale fallimentare di Torre Annunziata, perché sottoscritto appena sei giorni prima della dichiarazione di fallimento, datata 26 maggio 2005.

Dunque, al fine di evitare che il bene confiscato rimanesse illegittimamente nella disponibilità di Maria C. e che, di conseguenza, fosse sottratto alla disponibilità dell’amministratore giudiziario, gli agenti della P. M. hanno proceduto a sequestro giudiziario dell’immobile e a denuncia di Maria C. per occupazione senza titolo di bene pubblico.

“L’ottima operazione condotta dalla nuova polizia municipale di Castellammare di Stabia, sotto la mia Amministrazione, dimostra, per l’ennesima volta, quanto sia importante un serrato controllo del territorio, in un contesto nel quale la tracotanza di chi vive violando la legge può giungere al punto di occupare abusivamente, in pieno centro cittadino, un immobile confiscato alla camorra, in ordine al quale – addirittura – l’Amministrazione comunale ha richiesto l’assegnazione al patrimonio comunale da parte dell’Agenzia del Demanio al fine di destinarlo a scopi di pubblica utilità”, ha commentato il sindaco Luigi Bobbio.

“Nessuno continui a farsi inutili illusioni, questo nuovo stile di amministrazione non conoscerà cadute di tensione, o cali di attenzione, né flessioni di sorta. Andremo avanti senza guardare in faccia a nessuno, perché è interesse primario di tutti i cittadini perbene che ogni legge sia rispettata e quando ciò non accadrà spontaneamente sarà compito anche di quest’Amministrazione imporre il rispetto delle regole”, ha concluso Bobbio.

Exit mobile version