Il secco 3-0 potrebbe suggerire, a chi non ha assistito alla partita, che l’Ercolano si è bevuta i beneventani tutti d’un sorso. Eppure il bicchiere della festa mostra sul fondo alcune impercettibili impurità. Una è senz’altro la squalifica (per massimo di ammonizioni raggiunte) del capitano e forte difensore centrale Fiorillo. L’altra gatta da pelare porta il nome e cognome di Francesco De Biase, punta di diamante della squadra,che al 35’ viene anzitempo sostituito da mister Onorato e va via veloce sfilandosi la maglia e imprecando proprio verso l’artefice della sostituzione. Per il resto si può parlare di un successo comunque meritato, pervenuto dopo una gara non brillantissima e dove gli avversari avrebbero potuto affondare più volte nei primi 25’. Già, l’Ercolano si presenta alla festa con un po’ di ritardo e gli ospiti non gradiscono, così cominciano una serie di sfuriate verso la porta ercolanese. Fortuna che il portiere Petrazzuolo, da buon maggiordomo, sa che quando il padrone di casa manca è bene che la porta rimanga chiusa e lui così fa: non passa neanche l’aria. L’estremo difensore locale prima mette una pezza su inzuccata di Aquino e qualche minuto più tardi si ripete su colpo a botta sicura di Maddaloni. L’Ercolano respira con un tentativo dalla distanza di Vitale, ma Ruggiero mette in corner. Ancora assalto del Ferrini, stavolta propiziato da un liscio di Caldore: De Stefano manda la sfera ad un filo dal palo. Finalmente il gran fracasso che i bianconeri fanno alla porta sveglia gli svogliati padroni di casa e la festa può avere inizio. Al minuto 28’ Ferraro lancia sulla destra Costantino, il quale scodella dentro l’area per l’accorrente Minauda, facile il suo piattone sotto la traversa. Al 32’ Vitale prova a chiudere già la gara con un’altra botta da fuori,ma è ancora attento Ruggiero. Nella ripresa il Ferrini appare già brillo,ma è la magistrale azione corale degli uomini di Onorato al 50’ a stordirli definitivamente: Basso apre sulla sinistra per Minauda,che premia la sovrapposizione di un ottimo Ferraro, mandandolo al cross per Vollaro, il suo colpo di testa si insacca nell’angolo più lontano. La ciliegina sulla torta la mette Ferraro con un preciso rasoterra dai 25 metri: palo-gol e fine della festa. A fine gara Onorato prova a smorzare i toni circa il battibecco con De Biase: “Dispiace che un giocatore esperto come lui abbia avuto questa reazione spropositata, ma saprà sicuramente farsi perdonare ed essere da esempio per i compagni più giovani”. Il mister parla anche della sfida col Campania: “Sarà un ottimo banco di prova per noi. Queste sfide mettono adrenalina, specie nei giovani, perciò dobbiamo andare lì senza timori reverenziali e giocarcela fino in fondo. Noi non abbiamo nulla da perdere”. Con la capolista probabile il ritorno in mezzo al campo di Montesanto e quello di Matafora tra i pali.
Michele Di Matteo