Residenza Sanitaria Assistita I.SA.MA di Nocera Inferiore: esempio di “ente virtuoso”

In Italia, ed in particolare nel meridione, sovente le istituzioni pubbliche o gli enti privati sono sommersi dalla burocrazia e svolgono procedure di lavoro lente ed inefficienti. Ma non sempre è così. Ci sono istituti, aziende, enti che lavorano in maniera trasparente e veloce, e offrono un servizio lodevole alla comunità. Un esempio di questo si riscontra nel salernitano, precisamente a Nocera Inferiore, dove opera la Residenza Sanitaria Assistita I.SA.MA., nata dalla trasformazione della ex Casa di Cura S. Anna, che da alcuni anni offre all’intero agro nocerino-sarnese, e non solo, assistenza e cura agli anziani.

Abbiamo incontrato l’assistente sociale della struttura nocerina, Dott.ssa Assunta Nunziata, che gentilmente ha risposto alle nostre domande.

Cos’è e quando è nata l’I.SA.MA.?

L’I.SA.MA. è una società che opera nel settore sanitario dal 1986. Nei suoi oltre 20 anni di attività ha maturato una notevole esperienza nel settore della dialisi, e dal 2004 ha esteso la sua attività all’assistenza agli anziani. I centri di dialisi I.SA.MA. operano nei comuni di:  Maiori, in via Capitolo, dal 1986 e Sant’Egidio del Monte Albino, in via R. Falcone, dal 1989. Per ciò che concerne Nocera Inferiore, la struttura dell’I.SA.MA. è una RSA, ovvero una Residenza Sanitaria Assistita, per anziani con poca o nessuna autosufficienza, nata dalla trasformazione della ex Casa di Cura S. Anna ed in possesso di tutti i requisiti strutturali richiesti dalle attuali normative regionali per le RSA. La residenza è autorizzata da un decreto sindacale del 2006. La struttura dispone di 40 posti letto ed offre assistenza a soggetti parzialmente o totalmente non autosufficienti in campo psicofisico, sociale o economico.

Può spiegarci cos’è una RSA?

Le RSA, ovvero le residenze sanitarie assistenziali, introdotte in Italia a metà degli anni novanta, sono strutture non ospedaliere, ma comunque di carattere sanitario, che ospitano per un periodo temporaneo persone non autosufficienti, che non possono essere assistite in casa e che necessitano di specifiche cure mediche. Le residenze sanitarie assistenziali possono essere gestite da enti pubblici o privati ed offrono ospitalità, prestazioni sanitarie e assistenziali, aiuto nel recupero funzionale e nell’ inserimento sociale nonché prevenzione delle principali patologie croniche. In una RSA vengono garantite: l’assistenza medica e infermieristica, l’assistenza riabilitativa, l’aiuto per lo svolgimento delle attività quotidiane, l’attività di animazione e socializzazione, le prestazioni alberghiere, di ristorazione e di lavanderia. In Campania l’assistenza agli anziani è data principalmente dalle RSA, e per legge è l’ASL che dovrebbe accreditare una struttura a RSA e riconoscerne tutte le condizioni necessarie. Però in Campania vige una situazione atipica. Infatti è ancora tutto in fieri. Le ASL non hanno mai accreditato nessuno, ed inoltre la Giunta Caldoro ha congelato gli accreditamenti a strutture RSA fino al 2012. Infatti noi e altre RSA abbiamo convenzioni assistenziali con il Comune di residenza.

E le spese di mantenimento degli anziani?

Per ciò che concerne le spese se ne fa carico il Comune e, se ci sono condizioni economiche favorevoli, una parte è a carico dell’anziano o della sua famiglia.

Quali sono le attività che in particolare svolgete nel recupero assistenziali degli anziani?

Si tratta di attività sanitarie e assistenziali, oltre alle attività di  recupero relativamente all’inserimento sociale. Nelle attività di calendario non mancano laboratori di  creatività e psicomotricità, ma anche attività musicali e ludico-ricreative, attività espressive con disegno e decoupage, laboratori dell’esercizio della memoria per esempio con esercizi di quotidiana ripetizione dei dati temporali per ricontestualizzare il tempo e lo spazio, ma anche attività straordinarie, come i festeggiamenti dei compleanni. Inoltre, tutti i giovedì pomeriggio vengono le volontarie del gruppo di preghiera, per la recita del Santo Rosario e non mancano uscite e picnic come l’ultima volta, nel mese di giugno, al “Giardino Bioenergetico”, dove i nostri anziani si sono divertiti tantissimo. Ovviamente non mancano attività e programmi individuali realizzati dai volontari dell’Associazione volontari ospedalieri (A.V.O.). Dunque le attività assistenziali sono sia collettive sia individuali. Infatti ciclicamente stiliamo e aggiorniamo il P.A.I., ovvero il piano assistenziale individualizzato, che comprende una valutazione del paziente da parte del medico sanitario, dell’assistente sociale e dell’infermiere.

Quali motivazioni supportano il vostro lavoro di assistere e di operare con gli anziani?

Siamo orgogliosi di lavorare con i nostri anziani, anche se il lavoro giornaliero è duro e faticoso. Siamo ripagati dal loro calore umano e dal loro attaccamento alla vita. Fra qualche mese, per esempio, presso la nostra struttura ci saranno grandi festeggiamenti per i 101 anni della signora Iolanda, la nonna di tutti noi.

Sergio Ruggiero Perrino


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