Egregio onorevole Pierferdinando Casini,
la presente per esprimerle il disagio e l’amarezza della nostra comunità per lo scempio ambientale, con gravi ripercussioni sulla salute pubblica, causato dalla presenza delle discariche per rifiuti “tal quale” nell’ambito del Parco Nazionale del Vesuvio.
In un’area storicamente depressa per le difficili condizioni socio-economiche, la felice intuizione di istituire il Parco Nazionale del Vesuvio doveva rivelarsi una concreta opportunità di riscatto materiale, morale, sociale ed economico, basata su uno straordinario patrimonio storico, ambientale e paesaggistico.
Questa prospettiva, la decisione di collocare sempre nello stesso Parco, per altro a ridosso dei centri abitati, una seconda discarica di enorme capacità, rischia di compromettere irrimediabilmente gli equilibri dell’ecosistema vesuviano e di azzerare ogni probabilità di rilancio sociale ed economico delle nostre comunità; contestualmente si mette a rischio la salute di decine di migliaia di cittadini. Questa seconda discarica andrebbe ad addizionarsi ad una prima, esauritasi, già messa a disposizione alcuni anni fa, in periodo di piena emergenza rifiuti.
Le proteste dei nostri concittadini, avverso l’apertura della Cava Vitiello esprimono la preoccupazione di vedere mortificata l’unica prospettiva di rilancio che questo territorio poteva realizzare. Il nostro è un territorio che tradizionalmente vive di agricoltura; già quest’anno i mercati hanno penalizzato e rifiutato le nostre produzioni tipiche (uva, albicocche, agrumi, ecc.) con grave danno alla già flebile economia di settore.
L’esistenza sul nostro territorio di una strada d’accesso al cratere del Vesuvio negli anni aveva creato un’economia legata alla ristorazione, concretizzatosi con l’impianto di numerose attività ricettive che garantivano un indotto economico e lavorativo alle locali popolazioni. Tutto questo oggi è destinato a svanire: la presenza della discarica Sari, già oggi, si rileva un fattore negativo per l’olezzo emanato nelle ore serali e mattutine che non permette alla nostra popolazione di vivere un adeguato livello di vivibilità e pertanto tutti sfuggono il Vesuvio e le sue attività per rivolgersi altrove.
Onorevole: il nostro territorio vive un drammatico paradosso. Immagini: sedersi ad un tavolo di un bellissimo ristorante con veduta mozzafiato sul Golfo ed essere costretti ad allontanarsi a causa dell’olezzo che arriva dalla discarica. Questo è quanto sistematicamente e quotidianamente accade.
Sono queste le motivazioni che mi costringono a chiedere un suo autorevole intervento nelle sedi che Lei riterrà opportune, affinché le nostre comunità, compresa la sottoscritta, non trovino nella immigrazione di massa l’unica soluzione per sottrarsi ad un reale rischio per la propria salute e soprattutto per quella dei propri figli.
Conoscendo la sua attenzione e sensibilità sono certa che accoglierà la mia istanza ed il mio invito a venire nel nostro territorio per testimoniare il Suo impegno e la Sua vicinanza.
Con gratitudine per quanto vorrà fare.
Agnese Borrelli
Sindaco di Boscotrecase