La scorsa sera, giovedì 7 ottobre, a Castellammare di Stabia è cominciata la seconda edizione dell’importante manifestazione culturale “Libri con-tatto”. Ad ospitare l’evento è stata l’accogliente sala “Annibale Ruccello” del Cinema Montil, che per l’occasione è stata arredata a mo’ di vero e proprio caffè letterario. Il numeroso pubblico intervenuto ha goduto di un’atmosfera rilassata e nell’attesa che il primo ospite della serata arrivasse, ha amabilmente conversato seduto in circolo ai tavolinetti rischiarati dalla luce tremula delle candele; una piacevole melodia di sottofondo, i gustosi caffè offerti dalla gentile signora del Bar del cinema e il favoloso e malinconico panorama dell’antico porto col Vesuvio a fare da sfondo hanno ispirato pensieri e discorsi. Tanti i giovani presenti, molti gli studenti del liceo classico stabiese “Plinio Seniore” che hanno preso parte all’iniziativa grazie all’impegno della prof. Anna Passero. La cultura è la vera protagonista della serata, lontani anni luce i talk show, i reality show, le veline seminude, i tronisti corteggiati, le modelle allampanate, i litigi, le urla, le sitcom, le soap opera, i social network e tutte le altre diavolerie moderne, dai nomi impronunciabili, che hanno e stanno inebetendo la società.
Una prima serata di successo che ha confermato quanto di buono ci fosse nella prima edizione di questa manifestazione, che si svolse nei saloni della Reggia di Quisisana. Ad organizzare la prima edizione fu il Comune di Castellammare grazie all’impegno del dott. Giampaolo Valitutti, allora Assessore alla Cultura, mentre la seconda edizione è stata organizzata dall’Associazione Idea Città, che ha di fatto mantenuto in vita un evento che va ben oltre la “classica” presentazione di un libro. Ancora una volta a volere fortemente che Libri con-tatto si facesse è stato il dott. Valitutti che in qualità di Presidente di Idea Città ha aperto la serata con i saluti di rito, un lodevole ricordo al grande talento stabiese Annibale Ruccello e l’amara riflessione che nonostante la manifestazione non avesse connotati politici nessun Assessore della nuova giunta fosse presente, sono intervenuti in qualità di ospiti solo consiglieri di opposizione tra i quali il sindaco uscente Salvatore Vozza. L’avvocato Valitutti ha poi voluto ricordare la Reggia di Quisisana ed ha rinnovato l’appello, sottoscritto da numerose Associazioni cittadine, all’attuale Sindaco Luigi Bobbio per sapere quale sarà il destino della struttura, in quale data verrà finalmente aperta la Scuola di restauro, il Museo degli Scavi di Stabia, l’Enoteca Regionale e quanto di buono si prospettava.
Terminati i saluti iniziali, la serata è entrata nel vivo con l’arrivo dello noto scrittore napoletano Diego De Silva che incalzato dalle domande del Direttore artistico dell’evento il dott. Vincenzo Aiello e quelle del curioso pubblico ha presentato il suo nuovo lavoro intitolato “Mia suocera beve” pubblicato da Einaudi. Il personaggio di questo libro, che è ai vertici delle classifiche nazionali, è l’avvocato napoletano Vincenzo Malinconico, già protagonista del romanzo “Non avevo capito niente”, si tratta di un personaggio comune, un avvocato di non-successo che stenta ad arrivare alla fine del mese ed in alcuni casi finge di lavorare per tenersi occupato, un avvocato che ha l’abitudine di chiacchierare con se stesso ad alta voce. Un avvocato agli antipodi dei modelli vincenti e di successo propositi in letteratura ed in televisione, è proprio il non-successo, la normalità che si fa notare e rendere Vincenzo Malinconico un personaggio amato dal pubblico in cui ogni libero professionista può riconoscersi. Nel romanzo “Mia suocera beve” Malinconico è coinvolto suo malgrado in un evento mediatico. Al centro del romanzo c’è un sequestro di persona ripreso in diretta dalle telecamere di un supermercato. Il sequestratore è il mite ingegnere informatico che ha progettato il sistema di videosorveglianza. Il sequestrato è un boss della camorra che l’ingegnere ritiene responsabile della morte accidentale del suo unico figlio. All’arrivo dei media, l’ingegnere intende raccontare il suo dramma e processare in diretta il boss. La scena del sequestro diventa così il set di un tragicomico talk show, con la folla e le forze dell’ordine che assistono impotenti allo “spettacolo”. La sola speranza d’impedire la tragedia è affidata all’avvocato Malinconico, che l’ingegnere incontra casualmente nel supermercato e “assume” come difensore d’ufficio. Malinconico, con la sua risaputa irresolutezza, il suo spontaneo senso del ridicolo, la sua tendenza a riflettere troppo, uscire fuori tema, trovare il comico nel tragico, il suo rivedere e riscrivere gli eventi recenti della sua vita privata, riuscirà a sabotare il piano dell’ingegnere e forse anche quel gran pasticcio che è la sua vita.
Terminata la serata, gli organizzatori hanno invitato tutti al secondo appuntamento che si terrà sabato 16 ottobre alle ore 18.30, protagonista sarà lo scrittore Peppe Lanzetta col suo “Racconti disperati” edito da Pironti.
Ferdinando Fontanella
(foto Giovanna Lombardo)