Un bilancio equilibrato, che, con l’astensione della minoranza e il voto favorevole e più che bastevole della maggioranza passa in consiglio comunale e assicura continuità amministrativa agli indirizzi politici del Sindaco Esposito e della sua coalizione.
La relazione dell’assessore Armando Di Perna, ha spiegato le scelte politiche fatte su di un bilancio che fu approvato dal Commissario Prefettizio e le manovre attuate dall’amministrazione Esposito, in particolare, per garantire l’ambiente, bonificare e riqualificare l’intero territorio comunale, puntare al recupero delle periferie, incrementare fin dove possibile le spese in conto capitale; cercare di fermare la crescita della pressione tributaria, rivedere le regole di applicazione della Tassa sui rifiuti, con particolare attenzione alle fasce di esenzione; incrementare le spese d’investimento e così continuare a garantire la manutenzione straordinaria di diverse strade comunali e l’adeguamento della Casa Comunale, da rendere più accogliente, nonché intervenire sugli impianti di pubblica illuminazione e di videosorveglianza (con ulteriori 90.000€ ), per rafforzare il sistema di controllo del territorio e degli sversamenti abusivi di rifiuti pericolosi e nocivi. Questi i punti più incisivi del bilancio “riequilibrato”, che apre la strada ai servizi ed alle attività programmate dell’Ente e da programmare fino a fine anno, grazie anche al buon andamento della TARSU e dell’ICI, cha hanno fatto registrare una rispettiva maggiore entrata di € 450.000 e di € 83.000.
Parlando di rifiuti, l’assessore al bilancio ha chiarito che “per la prima volta, con il passaggio alla Provincia della competenza sullo smaltimento, il Comune predisporrà solo una partita di giro. Al di là delle imputazioni contabili, sono tanti i dubbi che questa pesante intrusione sta generando. Dal punto di vista operativo, non si comprende come farà la Provincia a gestire il sistema complesso dello smaltimento nel territorio così variegato e problematico dei 92 Comuni. Dal punto di vista politico-amministrativo, la decisione è poco condivisibile in quanto si muove in senso diametralmente opposto rispetto al principio di autonomia fiscale sancito dalla Legge sul Federalismo, che rappresenta la base per un riassetto della Pubblica Amministrazione che parta dal basso, secondo il principio di sussidiarietà. Dal punto di vista contabile – conclude l’assessore Di Perna – non è affatto chiaro, né, direi, ammissibile, che la Provincia stessa possa imporre un costo a tonnellata per lo smaltimento in maniera univoca, rapportato a percentuali di raccolta differenziata di anni pregressi e, per questo, non significativi. Ad oggi la contestazione voluta dal Sindaco, e messa in atto con atti formali dagli Uffici, contro l’aumento di ben sette euro a tonnellata del costo di smaltimento non ha avuto esiti positivi; sta di fatto che, grazie all’attività di recupero evasione, l’adeguamento che la tariffa ha dovuto subire per il 2010 a causa del suddetto aumento è stato appena di sei centesimi di euro per le abitazioni, pari ad una percentuale vicina all’1%”.