Castellammare: ancora sigilli al “Bar Plinio”

Il gip del Tribunale di Torre Annunziata, dott.ssa Elena Conte, in accoglimento di nuova, specifica, richiesta avanzata dalla locale Procura della Repubblica, ha disposto il sequestro preventivo dell’immobile di corso Garibaldi 1, a Castellammare di Stabia, che ospita il “Bar Plinio”.

Il provvedimento è stato eseguito questo pomeriggio dagli agenti di polizia municipale del comando di Castellammare di Stabia, in quanto è stato accertato che, in data 1 ottobre 2010, la titolare dell’esercizio commerciale, Maria C., 36 anni, residente a Santa Maria la Carità, ha occupato illegittimamente l’immobile, oggetto di confisca da parte della magistratura e, dunque, rientrante a pieno titolo nel patrimonio dello Stato.

I locali del “Bar Plinio”, infatti, erano stati requisiti alla camorra con decreto del Tribunale di Napoli del novembre 2000, successivamente confermato dalla Corte d’appello di Napoli e divenuto definitivo nel 2003, e affidati, fin dal luglio del 2001, in custodia a un amministratore giudiziario, il quale – nello stesso anno – li aveva dati in locazione al titolare di una impresa individuale per esercizio di attività commerciale. Quest’ultimo, a sua volta, appena sei giorni prima della dichiarazione di fallimento, datata 26 maggio 2005, aveva sottoscritto un atto di cessione d’azienda a beneficio dell’attuale titolare dell’esercizio commerciale, Maria C., atto di cessione che l’amministratore giudiziario ha disconosciuto e che il Tribunale fallimentare aveva già dichiarato nulla.

Contemporaneamente, sempre in data odierna, il dirigente del settore Urbanistica del Comune di Castellammare di Stabia, dichiarando la decadenza e la revoca dell’autorizzazione rilasciata nel maggio 2006 per assenza dei requisiti giuridici e amministrativi di legittimazione e definendo illegittima e irregolare l’attività di esercizio commerciale del “Bar Plinio” per assenza del titolo di possesso del bene, ha disposto la chiusura immediata del bar, chiusura che è stata eseguita dagli agenti di polizia municipale.

“Ringraziamo l’autorità giudiziaria, come sempre attenta e sollecita nel dare importanti risposte istituzionali alle esigenze di legalità che quest’Amministrazione comunale sta veicolando con determinazione e senza conoscere un attimo di sosta”, ha dichiarato il sindaco, Luigi Bobbio.

“Qualcuno poteva essersi illuso che l’iniziativa di intervenire in maniera decisa su un’attività illegale, consistita nell’occupazione abusiva di un immobile pubblico confiscato alla camorra, potesse essere stata vanificata, ma così non è stato. La nostra tenacia e la nostra determinazione hanno trovato le migliori sponde istituzionali su cui fosse possibile sperare e, quindi, la vicenda si è conclusa in maniera molto soddisfacente per tutti coloro, e siamo ancora tanti, che hanno a cuore il rispetto della legge”, ha aggiunto il sindaco.

“Non avrei mai consentito, comunque, che per un cavillo legale, un’attività illegale potesse impunemente continuare davanti agli occhi di tutta la città; infatti, attraverso la verifica delle condizioni di legge, l’Amministrazione comunale, nell’attesa del provvedimento giudiziario, aveva già intrapreso tutti i passi necessari per la revoca dell’autorizzazione commerciale e la chiusura del ‘Bar Plinio’. Oggi questo provvedimento ha trovato l’avallo, al massimo livello possibile, in un provvedimento dell’autorità giudiziaria per motivazioni direttamente riconducibili a un’ipotesi di reato. Siamo estremamente soddisfatti di tutto questo e proseguiremo in un’opera serrata di controllo della legalità sul territorio”, ha concluso il primo cittadino.

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