De Laurentis apre dicendo-“Il Napoli è diventata la mia ragione di vita. Siamo orgogliosi di quello che stiamo creando. Un film nasce e poi muore, va in circuito mentre già se ne pensa un altro. Il Napoli invece è un progetto, una continuità di idea, una filosofia. Abbiamo in testa il modello-Barcellona. Per costruire quella squadra di mostri, quasi imbattibile, sono serviti cinque-sei anni, avendo però delle basi, delle strutture, che a noi mancavano del tutto quando abbiamo iniziato. Ora siamo al pari delle grandi e vogliamo crescere sempre”.
I media e il marketing- “Il calcio è una materia in continua evoluzione. Dieci anni fa Tele+ e Stream avevano insieme 900mila abbonati, oggi Sky può contarne quattro milioni e mezzo, mentre il digitale terrestre non ha ancora compiuto il suo definitivo processo di evoluzione. Mi chiedo allora perchè dobbiamo aderire alla vendita collettiva dei diritti televisivi, perchè io non posso essere libero di venderli da me, senza altri intermediari. I club devono produrre prima e realizzare poi, altrimenti qui si rischia seriamente. E poi, c’è da riconsiderare il rapporto tra club e Nazionali. Non mi è sembrato necessario tenere Cavani in campo per 90 minuti in una partita amichevole dell’Uruguay. Se lui, Lavezzi o Hamsik dovessero tornare azzoppati e io mi dovessi ritrovare in serie B, chi mi tutelerebbe per il danno da cento milioni di euro che subirei?”
Lo stadio – “Non credo che il San Paolo vada abbandonato, nè credo ai nuovi stadi decentrati. Il nostro va adeguato, bisognerà ridimensionarlo secondo parametri attuali. Entro gennaio lo doterò di megaschermi sul modello delle Olimpiadi, con i quali, se ci fosse la possibilità, si potrebbe anche utilizzare il replay”
I giovani – “Il Palermo ha molte analogie con noi, perchè va alla ricerca di ragazzi da inserire in un contesto di programmazione e crescita. Riconosco che quel Pastore è un vero genio, l’ho seguito pure l’anno scorso. Intanto noi costruiremo altri nove campi, alcuni dei quali in sintetico, dove far allenare tutte le formazioni giovanili. Vorrei allestire una vera e propria casa-Napoli, un college dove ospitare i ragazzi. Ci estenderemo su altri cinque ettari a Castel Volturno: le idee non ci mancano, ma per fare tutto servirebbe l’aiuto di San Gennaro. Allora facciamo un passo per volta”
Il gioiello di famiglia Marek Hamsik – “Il suo obiettivo è la Champions? E chi dice che non debba conquistarla qui da noi? E’ chiaro che io da presidente devo volare basso, ma lascio i calciatori liberi di avere ambizioni. E se Hamsik ha firmato un contratto con noi fino al 2015, significa che è qui che vuole inseguire i suoi sogni”
I rinforzi che servono al Napoli – “Quando si attrezza una squadra, bisogna aver tempo e fiducia. Non solo Cavani, ma anche il rilancio di calciatori come Dossena, Grava, Pazienza, Aronica, è stato importante per noi. Tutto merito di Mazzarri ovviamente, che tratta tutti come se fossero campioni. E io ho puntato su di lui ad occhi chiusi, anche perchè è uno che sa prendersi le proprie responsabilità. Vedrete che presto anche Dumitru, Sosa e Yebda diranno la loro. Preferisco viaggiare a fari spenti, ma per far crescere ulteriormente questo Napoli penso a tre innesti per l’anno prossimo”.
Cosimo Silva