Somma Vesuviana. Ministro Bondi. Un matrimonio “culturale”

 È un “matrimonio per procura” quello fra il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi con Maria del Pozzo, alla quale è dedicata la chiesa annessa all’omonimo convento. Qui si è svolto il “rito” con cui Comune di Somma Vesuviana, direzione artistica della struttura e gli stessi frati francescani che reggono l’intero complesso hanno inteso raccogliere fondi per il restauro dello stesso. Assente lo “sposo”, sostituito dal primo cittadino sommese Raffaele Allocca. Tuttavia la cerimonia si è svolta come nelle previsioni della vigilia, come un vero e proprio matrimonio, con tanto di partecipazioni, lauta cena, confetti e soprattutto le “buste” necessarie allo scopo benefico dell’iniziativa. L’on. Paolo Russo (Pdl), presidente della Commissione agricoltura alla Camera, che si era impegnato a tenere i contatti fra Bondi e le autorità organizzatrici dell’evento, ha giustificato l’assenza del ministro e ha promesso che presto questi sarà a Somma per interessarsi direttamente della causa del convento, che è tra le altre cose sito di interesse archeologico. Circa 400 gli invitati alle “nozze”, tra i quali i due consiglieri regionali originari del posto, Paola Raia (Pdl) e Carmine Mocerino (Udc). Un messaggio invece è stato inviato dal governatore della Campania Stefano Caldoro. Prima del “matrimonio culturale”, altre iniziative erano state portate avanti dalla direzione artistica del complesso guidata dal dott. Emanuele Coppola: convegni, donazioni, aste e riffe le idee poste in atto dall’attivissimo direttore. Cinquanta mila gli euro stanziati invece dalla Regione Campania in passato, mentre sono attesi ulteriori stanziamenti anche dal Comune di Somma. La parte del convento un tempo adibita a biblioteca dovrebbe essere conclusa a dicembre, mentre il denaro raccolto durante le “nozze” andrà a favore del restauro del chiostro.

                                                                                                                                                                            Antonio Averaimo

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