I congressi teleguidati non creano democrazia all’interno dei partiti.
Rispondono solo ad esigenze e logiche di potere che nulla hanno da spartire con la democrazia.
L’alternativa, o alternanza, per essere credibile ed efficace deve maturare nelle coscienze democratiche, prima che nei partiti e movimenti politici.
L’egemonia che all’interno di un partito, una classe politica crea è sempre a discapito delle minoranze. Non solo la tolleranza verso gruppi minoritari è doverosa ma bisogna favorirne la rappresentanza numerica e di fatto, nei vari congressi e a tutti i livelli degli stessi. L’unanimità e l’omogeneità degli intenti è una buona cosa ma deve scaturire dalle posizioni dialetticamente rappresentate. L’ipocrita compattezza di alcuni partiti politici nasconde ad arte per il pubblico dei paganti gli elettori il vuoto di idee e di programmi che li caratterizzano. Nasconde, ancor più gravemente, una serie d’interessi consolidatosi nel tempo, che raggrinzisce la pelle l’entusiasmo, la giovinezza di un partito che inevitabilmente verrà definito vecchio o decrepito.
Giuseppe D’Apolito