D’ora in avanti gli enti che hanno il compito di provvedere alla delle strade devono prestare particolare attenzione. Buche, tombini, lmanutenzione avori in corso e insidie di diverso genere presenti sulle strade debbono essere sempre segnalati. In caso contrario, avverte la Cassazione, la mancata segnalazione darà luogo a responsabilità degli enti tenuti alla manutenzione delle strade, in caso di incidente stradale. La Corte, in particolare, ha accolto il ricorso di un automobilista che per ben due volte si era visto attribuire la colpa esclusiva di un incidente avvenuto a Fiumicino per la presenza di un tombino fortemente sporgente dal suolo stradale e non segnalato. I giudici di merito avevano ritenuto che l’unico colpevole dell’incidente fosse l’automobilista che, andando a forte velocità aveva investito un automobile parcheggiata nel giardino di un’abitazione. I giudici della Corte ribaltando il verdetto hanno invece evidenziato che, al di là dell’alta velocità tenuta dall’automobilista, sicuramente l’omessa segnalazione dei lavori e del tombino ha avuto una rilevanza causale in ordine di sinistro. Nella sentenza la Corte evidenzia che, pur ammettendo che l’automobilista tenesse una velocità eccessiva, la presenza di un cartello di segnalazione e pericolo gli avrebbe consentito di adottare le manovre di emergenza ( in particolare, di ridurre drasticamente la velocità), necessarie ad evitare l’incidente o ad evitarne le conseguenze dannose. Sarà ora necessario fare un nuovo processo in cui si dovrà tenere conto della rilevanza della negligenza dell’ente tenuto alla manutenzione della strada, quanto meno al fine di ravvisare un concorso di colpa e carico dello stesso.