Piedi a terra. Umiltà, lavoro e sacrificio: sono questi gli ingredienti per tornare a volare. La grinta e il carattere non sono bastati alla Sunrise Scafati per centrare anche la seconda vittoria in campionato, dopo altrettanti turni. Il PalaCarnera di Udine si è rivelato un parquet amaro per la formazione gialloblù. La Snaidero ha vinto di misura 72-71. Ma quanto rammarico in casa Scafati, per aver gettato alle ortiche una ghiotta occasione per mettersi in vetta al campionato di Legadue, a punteggio pieno.
La sfida giocata domenica scorsa è stata divertente ed entusiasmante, equilibrata fino alla fine. I padroni di casa hanno costantemente provato a piazzare l’allungo decisivo, ma gli atleti campani hanno prontamente risposto colpo su colpo, non lasciando scampo all’avversario, facendo leva sulla serata positiva di Levin (19), Davis (13) e Chiacig (20), e rintuzzando prontamente ogni piccolo break. Nel finale thriller, il successo è stato solo sfiorato, anche per un pizzico di ingenuità. Il baby Portannese (7), sul meno tre dei suoi, rubava palla ed andava a canestro, subendo anche fallo. Sbagliava però il tiro libero aggiuntivo, riuscendo quindi solo ad accorciare sul meno uno. Udine perdeva il possesso successivo e a 20’’ dal termine regalava ai viaggianti la possibilità di espugnare il rettangolo di gioco friulano, ma Amoni, sotto canestro, si faceva stoppare alle spalle da Dordei, facendo sfumare ogni velleità scafatese.
Ad una prima lettura delle statistiche di gara, balza agli occhi la netta differenza ai ribalzi tra le due formazioni (39 Udine, 29 Scafati) e soprattutto un dato significativo che riguarda il pacchetto lunghi scafatese: Chiacig da solo ha acciuffato ben 15 rimbalzi, ovvero più della metà del totale, mentre i restanti atleti che giocano sotto le plance, ovvero Fattori, Amoni e Baldassarre, hanno preso insieme solo 2 rimbalzi. Obiettivamente poco per una formazione di Legadue, che, a quanto pare, senza il capitano in campo, non sembra avere valide alternative di peso, sotto i tabelloni. Un dato che deve far pensare a lungo lo staff tecnico e dirigenziale gialloblù.
Un’altra incognita resta poi Thomas Adams (4), artefice di una prova incolore, che lascia molte perplessità, soprattutto alla luce del fatto che, all’esordio, l’atleta statunitense non ha ugualmente convinto, nonostante fosse stato etichettato da tutti come il vero colpo di mercato della precedente estate. L’atleta di colore ancora non convince ed appare in netto ritardo di condizione fisica, oltre che in scarsa amalgama con il resto della squadra.
Voci di corridoio sempre più insistenti danno già per partente il cestista nativo di Woodbridge. Il patron scafatese Aniello Longobardi, tutt’altro che soddisfatto dalle prestazioni del giocatore, starebbe trattando già un altro atleta: Jimmie Lee Hunter, guardia classe ’77, già in Italia nel 2005, con la maglia della Nuova Sebastiani Rieti, con la quale ha totalizzato undici presenze in campionato, con 16,5 punti di media a gara e ben cinque gare dei play-off condite da 20,8 punti di media.
Ma sul taccuino del diesse Gino Guastaferro ci sarebbero già altri nomi interessanti, come quello di Trey Johnson, il cui cartellino è di proprietà dei Los Angeles Lakers (NBA), ma lo scorso anno ha indossato la casacca dell’Angelico Biella (serie A), con la quale ha collezionato quattro presenze, con una media di 11,5 punti a gara.
Non solo. Sulla lista dei contatti, ci sarebbe anche la guardia, classe ’83, nativa del Michigan, Anthony Roberson, artefice di una egregia carriera nel massimo campionato americano (NBA), dove ha vestito le divise di New York Kincks, Memphis Grizzlies, Golden State Worriors e Chicago Bulls. Nella precedente stagione agonistica, poi, ha giocato nel massimo campionato francese nello Strasburgo, dove ha fatto registrare venti presenze, realizzando 369 punti e agguantando ben 52 rimbalzi.
Infine, tra i nomi fatti è circolato anche quello di Marcus Hall, ex play guardia della Fastweb Casale Monferrato e della formazione turca del Kepez Belediyespor, che avrebbe già dato il suo assenso ad un eventuale trasferimento a Scafati.
Antonio Pollioso