Castellammare: blitz dei carabinieri, fermate 25 persone vicine ai D’Alessandro e ai Di Martino-Afeltra

Scommesse clandestine, usura, estorsione e riciclaggio di denaro sono solo alcune delle accuse contestate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli alle 25 persone arrestate nel maxi-blitz di stanotte a Castellammare e dintorni dai carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata. Si tratta di persone vicine ai clan D’Alessandro e Di Martino-Afeltra, alle quali viene contestata anche l’associazione per delinquere di stampo mafioso, finalizzata al traffico e allo spaccio di droga, all’elusione delle misure di prevenzione patrimoniale. Gli arresti sono stati eseguiti tra Castellammare, Gragnano e Pimonte.

Gli ordini di fermo sono stati emessi dai pm Pierpaolo Filippelli e Claudio Siragusa e dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo. Tra i fermati, ci sono anche un’avvocatessa del foro di Torre Annunziata, accusata di usura ed estorsione, e la moglie di un militare della Guardia di Finanza, gestore di 4 punti scommesse sequestrati nell’ambito dell’operazione, accusata di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro.

Inoltre, tra le ordinanze della Dda c’è anche quello del calciatore Cristian Biancone, 33 anni, ex attaccante dell’Avellino e del Sorrento. È accusato aver contribuire a truccare la partita Juve Stabia – Sorrento del 5 aprile 2009, finita 1-0 per gli stabiesi, per agevolare il clan camorristico dei D’Alessandro, che gestiva un giro di scommesse clandestine sull’incontro. Da quanto ricostruito dagli inquirenti, Biancone convinse il portiere sorrentino Vitangelo Spadavecchia (indagato) a falsare il risultato, versandogli 25 mila euro per conto del clan D’Alessandro. Proprio l’estremo difensore, tuttora titolare in Prima Divisione nell’Andria BAT, fu protagonista di una corta respinta su punizione che permise il  gol vittoria alla Juve Stabia. Per quella gara Biancone non fu nemmeno convocato.

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