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Castellammare: Peppe Lanzetta a Libri con–tatto

Castellammare di Stabia, la scorsa sera sabato 16 ottobre, secondo appuntamento del caffè letterario “Libri con-tatto” rassegna letteraria organizzata dall’Associazione  “Idea Città”, nella sala Annibale Ruccelo del cinema Montil protagonista lo  scrittore partenopeo Peppe Lanzetta con il suo ultimo lavoro “Racconti disperati”.

Come da programma ad aprire la serata il giornalista Vincenzo Aiello – che spiega – si tratta di un nuovo libro di racconti, 24 storie, in cui ritorna la Napoli “di Lanzetta” terribile e affascinante, comica e tragica, fragile e feroce, con personaggi che vivono in una realtà così degradata da sembrare surreale, così umiliata da sembrare senza futuro, eppure così disperatamente vitale, anche per merito di una scrittura dal forte impatto emotivo. La parola passa poi al carismatico e verace Peppe Lanzetta che si presenta omaggiando Raffaele Viviani, in particolare racconta di come le opere, del grande poeta e commediografo stabiese, abbiano segnato la sua formazione, le lettere che Viviani scriveva alla famiglia dalle città del Nord Italia, dove si era trasferito per le turnée teatrali, rammaricandosi che la sua Napoli non gli offriva le opportunità che invece trovava altrove, sentimenti condivisi dal giovane Lanzetta che negli anni ottanta è stato emigrante per necessità, parole ancora oggi di un’attualità disarmante che ben descrivono lo stato d’animo di tanti ragazzi andati via in cerca di ciò che la loro terra ancora non sa offrirgli. La Napoli raccontata da Lanzetta e quella dei giovani di Scampia, del “Villaggio Coppola”, della periferia vesuviana tutti accomunati dal malessere di una società civile assente e sorda che li costringe a vivere in un perenne ed inesorabile degrado esistenziale, malessere che colpisce anche la cosiddetta “Napoli bene” forse più ricca dal punto di vista economico ma altrettanto povera di prospettive, insomma una città e una popolazione – quella narrata da Lanzetta – assolutamente reale e viva, lontana anni luce dagli stereotipi classici e benevoli della “città cartolina”  fatta di “pizza, spaghetti e mandolino” e quelli recenti e malevoli di sola  “monnezza, camorra e povertà”. Una realtà quella partenopea che è specchio del mondo, raccontando gli ultimi della sua città lo scrittore, infatti, da voce agli ultimi del mondo. L’autore, in un crescendo emozionante, racconta dei suoi lavori giovanili l’esperienza di “Samarcanda” con Michele Santoro, il Maurizio Costanzo Show, delle delusioni per il fallimento degli ideali che hanno animato la sua generazione, della speranza per il futuro che deriva dalla voglia di migliorare e migliorarsi, della responsabilità di aiutare ed educare le giovani generazioni, così come fece con lui il maestro Roberto De Simone che agli esordi gli sconsiglio di intraprendere la carriera di cantante ma lo incoraggiò in quella di scrittore. Al maestro De Simone, Lanzetta, dedica questo suo ultimo libro, un omaggio sentito, un grazie di cuore ad un uomo che è un pezzo di storia culturale della Napoli vera. Nel corso della serata i “Racconti disperati” di Lanzetta hanno preso forma con la straordinaria interpretazione dell’attrice Anna Spagnuolo che ha magistralmente letto alcuni passi del libro, emozionando il numeroso pubblico presente in sala.

Gli organizzatori del caffè letterario “Libri con-tatto” hanno chiuso la seconda serata con l’invito al prossimo appuntamento di domenica 24 ottobre 2011 alle ore 11, ospite della rassegna la scrittrice Cristina Zagaria che presenterà il suo ultimo lavoro “Malanova”.

Ferdinando Fontanella


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